Prato, tre spaccate nel giro di un mese. "Così è impossibile andare avanti"

La rabbia dei titolari delle pasticcerie "Tredici Ventitre" di via Pomeria e via Roncioni, inaugurate all’inizio dell’anno. L’ultimo colpo l’altra notte: il ladro, a volto scoperto, è stato ripreso dalle telecamere

Un fermo immagine della telecamere del locale: il ladro ha agito a volto scoperto

Un fermo immagine della telecamere del locale: il ladro ha agito a volto scoperto

Prato, 7 dicembre 2022 - "In questa città chi ha un locale non può più fare sonni tranquilli". Queste le parole di rabbia e sconforto della titolare del bar pasticceria Tredici Ventitre di via Pomeria e di via Marco Roncioni, inaugurati all’inizio dell’anno e già diventati vittime di tre furti nel giro di poco più di un mese. Lo scorso novembre, infatti, nella notte fra mercoledì e giovedì 10, due persone - un ragazzo e una ragazza - si erano introdotte nel locale di via Pomeria, portando via il fondo cassa e bottiglie di vini e prosecchi costosi esposti in una parete oltre. I due si erano introdotti nel locale dopo aver rotto il vetro della porta laterale.

L’episodio si era ripetuto la notte seguente per un danno complessivo di qualche migliaia di euro. E come si suol dire: non c’è due senza tre. Ad essere colpita, la scorsa notte, è stata l’altra pasticceria, quella di via Roncioni. Un ragazzo alto, a volto scoperto, con un cappello in testa e una borsa sulle spalle, entra ed esce dal locale in tempo record. È questo quello che è riuscita a riprendere la telecamera del sistema di videosorveglianza che si trova all’interno del locale. Il balordo, intorno alle 4 del mattino, ha sfondato la vetrata d’ingresso principale con un tombino, ritrovato dagli stessi titolari accanto all’entrata, per poi intrufolarsi nel locale e portare via l’intero fondo cassa. Il sistema di allarme e l’antifurto fumogeno si sono rivelati inutili: il ladro non si è lasciato intimorire proseguendo nella sua azione furtiva.

"Abbiamo l’allarme, il servizio metronotte e tutto ciò che serve per lavorare in sicurezza, ma i ladri non ci danno pace - commenta la titolare Michela Millaci - La paura che possa ripetersi è ancora tanta".

Resta da chiarire l’ammontare dei danni che anche questa volta considerando, oltre al furto, la riparazione della vetrata, potrebbe superare i duemila euro. Infine c’è da capire chi sia il ladro immortalato dalle telecamere. Non è chiaro se si tratti della stessa persona che ha agito anche a novembre: in quell’occasione aveva il volto coperto dal cappuccio della felpa. Nonostante ciò alcuni indizi, fra cui la sua altezza e la stessa rapidità dei movimenti, portano i titolari a credere che il responsabile del furto possa essere la stessa persona. Le immagini della telecamera di sorveglianza sono adesso nella mani della polizia per ulteriori indagini. "Chiediamo che vengano fatti maggiori controlli e passaggi nella zona, non possiamo permetterci ulteriori danni", concludono Michela Millaci e il marito Gianni Rinaudo.

Tamara Mancini