
La notizia dell’aggressione a don Antonio Coluccia, prete anti spaccio, ha colpito Prato. Il sacerdote è stato ospite ad aprile scorso su invito del Kiwanis club di Prato, quando ha incontrato 150 studenti del Dagomari. "Il nostro club esprime solidarietà a don Antonio. Conoscerlo significa scoprire nuovi mondi, cambia la visione del quotidiano. Come spesso dice ’la droga non rende felici’", dicono dal Kiwanis. "Per i ragazzi è stato un momento importante – dicono dal Dagomari – Don Antonio ha fatto comprendere come sia vero che ’i ragazzi si salvano attraverso la cultura della bellezza’". Solidarietà da Gabriele Alberti, presidente del Consiglio comunale: "Persone come lui, che fa quello che le istituzioni non fanno, danno fastidio. Sarebbe opportuno passare dai retorici messaggi di solidarietà ai fatti: se non si investe nel recupero delle periferie, se non si contrasta il degrado, se non si creano spazi sociali di accoglienza e alternative alla strada, c’è poco da fare. Vincono gli altri. E non ce lo possiamo permettere".