
Soccorso, i soldi ci sono tutti. Da Roma 29 milioni per il tunnel. Anas può procedere con la gara
Il primo passaggio formale risale al 23 marzo, quando il ministro Salvini, il sottosegretario con delega al Cipess Morelli e l’amministratore di Anas, Isi, avevano firmato il nuovo contratto di programma fra ministero e Anas relativo al periodo 2021-2025. Un’iniezione di risorse da 6 miliardi di euro che andava ad adeguare il conto economico precedente di 38 miliardi di euro. Soldi sia per nuove opere che per adeguare il piano economico finanziario di progetti che a causa dei rincari erano in deficit di budget. Un intervento, passato un po’ in sordina, che in Toscana annunciava lo sblocco della tangenziale di Lucca, dei lavori sulla E78, ma soprattutto fra i caselli di Prato Est e Prato Ovest. L’accordo del 23 marzo, venerdì è stato ufficializzato anche al Comune di Prato, con Anas che ha annunciato l’arrivo di 29 milioni di euro, proprio la somma necessaria per chiudere il conto economico e potere procedere con la gara. A questo punto il progetto ha la copertura totale di fondi per 67 milioni di euro, cioè più del doppio rispetto a quanto preventivato nel 2015 quando Comune, Regione e governo avevano annunciato il finanziamento dell’opera per 31 milioni di euro.
In nove anni i costi dell’interramento della declassata al Soccorso sono lievitati costantemente, passando dai 43 milioni preventivati nel giugno 2021 fino ai 67 milioni odierni. In attesa della validazione da parte della Corte dei Conti del contratto di programma, Anas intanto andrà avanti con la progettazione definitiva. Viene però anche da domandarsi con quali tempi la società che si occupa di infrastrutture stradali riuscirà ad approvare il progetto. Perché dal ministero l’ok sulla Valutazione di impatto ambientale è arrivato il 22 agosto 2023 e da allora Anas non è stata ancora in grado di concretizzare una progettazione definitiva di cui si parla da anni e su cui andranno rispettate specifiche prescrizioni ministeriali su falda, terre di scavo e impatto acustico. Una volta superato questo passaggio sempre Anas potrà dare il via alla gara d’appalto che prevede sia la progettazione esecutiva che l’esecuzione dei lavori. Un intervento che salvo intoppi durerà circa tre anni e che porterà il traffico cittadino a varie deviazioni e a una fruizione a singhiozzo dello stesso viale Leonardo Da Vinci. Lavori che però porteranno a una declassata a quattro corsie anche al Soccorso e alla nascita in superficie di un parco verde che ricucirà i due lati del quartiere.
Stefano De Biase