Non era soltanto un lavoratore conosciuto e rispettato a Prato, nel distretto tessile, ma anche il leader della comunità Sikh di Novellara, nel Reggiano, il 59enne trasportatore indiano Harpal Singh, ucciso a coltellate venerdì sera nella zona artigianale di Seano,
in provincia di Prato.
A riportarlo è stata la stampa locale spiegando come la vittima fosse molto conosciuta tra l’Emilia e la Lombardia (risiedeva Gonzaga, in provincia di Mantova) essendo stato presidente e fondatore del Gurdwara Singh Sabha di Novellara, uno dei più grandi templi sikh d’Europa. I due presunti assassini - due pachistani di 22 e 30 anni - sono stati fermati e arrestati dai carabinieri di Prato, supportati dai colleghi di Milano, mentre si trovavano su un treno alta velocità tra Milano e Torino con l’intenzione di fuggire in Portogallo, rintracciati grazie al gps dei loro telefonini. Singh era titolare di un’azienda di autotrasporti
a Gonzaga e i due pachistani finiti in manette erano suoi collaboratori saltuari, che lo aiutavano quando veniva a Prato a comprare la merce
che poi avrebbe rivenduto
in Europa.