Si va verso l’election day. Weekend di voto: 8-9 giugno. Terzo mandato, le novità

Urne aperte sabato e domenica. La bozza arriva oggi in Consiglio dei ministri. Comuni sotto i 15mila abitanti: i sindaci Bosi e Morganti tornano in corsa .

Si va verso l’election day. Weekend di voto: 8-9 giugno. Terzo mandato, le novità

Si va verso l’election day. Weekend di voto: 8-9 giugno. Terzo mandato, le novità

Sarà un voto completamente balneare quello che attende i pratesi (e altre centinaia di città di tutta Italia) per le amministrative 2024. Perché a differenza di quanto successo negli ultimi anni, non si voterà più di lunedì, bensì si andrà alle urne di sabato e domenica: 8 e 9 giugno. Insomma, si voterà in pieno weekend, quando la stagione balneare verso la Versilia e la Maremma è già partita, e con il rischio di vedere calare ulteriormente l’affluenza ai seggi. La decisione verrà approvata quest’oggi dal Consiglio dei Ministri che esaminerà la bozza con le regole per la prossima tornata elettorale. Voto che vedrà un vero e proprio election day, visto che oltre alle amministrative si andrà a rinnovare anche il Parlamento Europeo. Le urne apriranno sabato 8 giugno dalle 14 alle 22, e poi domenica 9 giugno dalle 9 alle 23. Il nome del sindaco, o l’ufficialità della necessità del ballottaggio, si scoprirà però solo nel tardo pomeriggio di lunedì 10 giugno. Perché la domenica subito alla chiusura dei seggi inizierà lo spoglio per le europee, mentre lo scrutinio per le amministrative partirà dalle 15 del lunedì. Questo significa che fino al pomeriggio inoltrato non si avranno notizie ufficiali sulla corsa alla carica di primo cittadino e sul rinnovo del consiglio comunale. La decisione di questa modalità insolita di voto è stata presa per uniformarsi con le regole europee, che prevedono il voto per il rinnovo del Parlamento Europeo fra il 6 e il 9 giugno. Non è quindi contemplata la data di lunedì 10, costringendo il governo a uniformarsi (tenere aperti per tre giorni i seggi sarebbe costato svariati milioni di euro in più allo Stato).

L’altra novità contenuta nella bozza di testo all’esame odierno del Consiglio dei Ministri riguarda il terzo mandato per i sindaci sotto i 15.000 abitanti. La scelta è stata quella consentire la possibilità di un mandato legislativo in più a questi primi cittadini. Una decisione che riguarda da vicino anche la nostra provincia. Nel caso specifico i Comuni di Vaiano e Vernio. Sia Primo Bosi che Giovanni Morganti col secondo mandato sembravano avere terminato la loro esperienza da sindaci, e invece con il cambio all’ultimo tuffo della Legge tornano in piena corsa per le amministrative. Ora resta da capire cosa deciderà il Partito Democratico: tentare una ventata di novità oppure puntare sull’esperienza di due primi cittadini che da dieci anni governano i rispettivi territori. Chi potrà correre per un mandato ter sarà anche Guglielmo Bongiorno, sindaco di Cantagallo, ma questa possibilità era già prevista per lui, visto che guida un comune sotto i 5.000 abitanti.

Chi invece a questo punto vede sfumare quasi definitivamente il terzo mandato è il sindaco Matteo Biffoni. Le pressioni a livello nazionale della Lega che voleva la terza legislatura anche per i sindaci delle medio-grandi città non hanno dato i risultati sperati. E quindi, salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, a Prato si andrà al voto senza avere nelle liste elettorali sindaci uscenti.

Stefano De Biase