Prato, fece sesso con minore, la difesa: "Legge da cambiare"

I legali dell'imputata sollevano la questione di legittimità costituzionale. "Anche sotto i 14 anni ci può essere consenso". Decisione rinviata di un mese

Gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri

Gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri

Prato, 16 dicembre 2019 - Colpo di scena questa mattina durante il processo a carico della oss di Prato, 32 anni, accusata di violenza sessuale su minore sotto i 14 anni, violenza sessuale per induzione e violazione di domicilio.  La donna ha avuto un figlio dal ragazzino, all’epoca tredicenne, a cui dava ripetizioni.

Gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, a fine udienza, hanno presentato una memoria difensiva sollevando una questione di legittimità costituzionale. I legali hanno sostenuto che la legge sulla violenza sessuale su minore di 14 anni non sarebbe più così attuale in quanto il consenso consapevole può essere dato anche da un ragazzo che non abbia necessariamente compiuto 14 anni ma ogni caso va preso in esame e valutato singolarmente. In sostanza, gli avvocati sostengono che il discrimine tassativo dei 14 anni per considerare un soggetto capace di intendere e volere non è più attuale considerando i ragazzi di oggi.

Alfano e Nistri hanno depositato una memoria di 25 pagine. Il tribunale ha rinviato la decisione di un mese dando il tempo alle parti, i pm (Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli) e la parte civile (rappresentata dall’avvocato Roberta Roviello) di poter leggere la memoria e fare le proprie repliche. Il tribunale deciderà se accogliere l’istanza il 20 gennaio. Il processo va, in ogni caso, avanti regolarmente prima d tutto perché la donna ha altri capi di imputazione a cui rispondere (la violenza sessuale per induzione riferita a quando il ragazzo aveva già compiuto 14 anni), in secondo luogo perché l’altro imputato è il marito della oss che deve rispondere di alterazione di stato civile per avere riconosciuto, secondo la procura, il bambino pur sapendo che non è suo. La oss è agli arresti domiciliari dal marzo scorso.