REDAZIONE PRATO

Blitz dei carabinieri, sequestrati 30 chili di stupefacenti

Nei guai una giovane coppia di disoccupati

Cocaina

Prato, 11 diccembre 2020 -  Un blitz dei carabinieri ha fatto scoprire a Prato una base logistica per lo smistamento della droga nel centro Italia: sequestrati circa 30 chili  di stupefacente, per un valore di mercato che sfiora il mezzo milione di euro e arrestati i due trafficanti. I militari del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Prato, con la collaborazione del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia, hanno arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti aggravata un 32enne albanese, con precedenti specifici di polizia, e la moglie, una 22enne connazionale, domiciliati a Prato. La coppia è stata sottoposta a perquisizione domiciliare: nell'appartamento sono stati trovati 25 chili di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno, 528 grammi di marijuana, raccolti in una busta di cellophane, e 4,1 kg di cocaina pressati in 12 pacchetti di diverse dimensioni. La droga era nascosta nell'armadio della camera da letto. il valore dello stupefacente è stato stimato in quasi 500mila euro. Dopo l'arresto, il 32enne stato condotto nel carcere di Prato, mentre per la 22enne sono stati disposti gli arresti domiciliari da parte del parte di pm della Procura. 

Da tempo gli investigatori dell'Arma si erano accorti che trà la comunità albanese di Chiesanuova di Prato, vi era una giovane coppia di disoccupati, con un figlio di 3 mesi, che faceva una sospetta vita agiata. Con un pretesto di un controllo per le restrizioni anti Covid, l'altra sera è scattato il blitz dei carabinieri: marito e moglie sono stati fermati e controllati a bordo di una Mercedes Classe A in via del Cilianuzzo, quasi di fronte al portone di casa. I due hanno dato subito segni di nervosismo dicendo di essere stati poco prima a casa d'amici. La coppia è stata però tradita dal citofono di un portone di ingresso di un condominio che indicavano i cognomi di entrambi i sospetti. I coniugi hanno insistito sostenendo di non avere le chiavi di casa ma poco dopo la donna, non potendo negare l'evidenza, le ha tirate fuori dal pannolino del suo bimbo neonato. Dalla perquisizione domiciliare è saltata fuori la droga già confezionata per essere consegnata