Prato, sequestrati 324.000 prodotti dannosi per la salute: molti importati dalla Cina

Giocattoli, vestiti, bigiotteria. Riscontrate dalla Finanza diffuse irregolarità. Chiuso anche un ristorante cinese

Guardia di Finanza (archivio)

Guardia di Finanza (archivio)

Prato, 13 giugno 2022 - Giocattoli, vestiti, bigiotteria, prodotti elettrici ed elettronici. Sono oltre 324.000 gli articoli non sicuri e pericolosi per la salute sequestrati dalla Guardia di Finanza a Prato. Con l'operazione 'All-in', improntata sul controllo economico del territorio e finalizzata principalmente alla prevenzione e repressione delle condotte illecite nel settore del commercio al dettaglio, i finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Prato hanno riscontrato, oltre al sequestro delle centinaia di miglaia di articoli, anche altre diffuse irregolarità

Al centro dell'operazione dei finanzieri numerose aziende della provincia dedite alla commercializzazione di prodotti di importazione di varia natura, soprattutto dalla Cina. Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro oltre 324.000 articoli considerati potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti, in quanto non conformi alle norme comunitarie e nazionali che ne disciplinano la tracciabilità tramite una corretta etichettatura recante l'indicazione del produttore e dell'importatore, la composizione così come le istruzioni per l'utilizzo in lingua italiana.

Chiuso un ristorante cinese

Gli accertamenti svolti hanno inoltre permesso di individuare due erboristerie etniche dedite al commercio di prodotti destinati ad uso terapeutico senza alcuna certificazione sanitaria e/o autorizzazione del Ministero della Salute e tramite personale sprovvisto delle necessarie qualifiche professionali. Nella rete dei finanzieri anche un ristorante cinese che è stato chiuso coattivamente in quanto, sottoposto a controllo congiuntamente al personale dell'Ufficio Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare dell'Asl, è risultato conservare le derrate alimentari all'interno di locali poco salubri.

Cinque persone sono state deferite alla locale Autorità Giudiziaria, mentre sette imprese sono state segnalate al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed alla Camera di Commercio. Sono stati inoltre eseguiti controlli in materia di corrispettivi telematici nei confronti di 180 esercizi commerciali, 46 dei quali conclusi con la constatazione di irregolarità segnalate all'Agenzia delle Entrate di Prato per l'applicazione delle relative sanzioni amministrative.