REDAZIONE PRATO

Semi mai visti e fitofarmaci vietati Nella serra cinese è tutto illegale

Sequestrati sacchetti di sementi che non potevano essere portati in Italia. Allarme per l’inquinamento genetico

Concimi e fitofarmaci vietati dal Ministero della salute, semi di qualità e provenienza dubbie, cumuli incontrollati di rifiuti (sia pericolosi che non), lavoratori irregolari e clandestini. L’orto a conduzione cinese, che si trova nella zona di Paperino, era completamente illegale. Sono solo alcune delle numerose irregolarità contestate nel corso di un controllo interforze coordinato dai carabinieri forestali di Prato in un’azienda agricola gestita da un cittadino cinese, 58 anni, che è stato denunciato e multato per circa 20mila euro a cui si aggiungerà anche una sanzione per aver attinto acqua da un pozzo abusivo pur non essendo autorizzato. La multa amministrativa andrà da 4.000 a 40.000euro da definire da parte della Regione.

A questo si aggiunge l’allarme per rischio di "inquinamento genetico" in quanto sono stati introdotti sul territorio nazionale specie di vegetali non autoctoni (fenomeno di grande attualità e preoccupazione) come cavoli e zucchine giganti, verdure mai viste prima e la cui sicurezza alimentare deve essere tutta chiarita. Per tenere sotto controllo la situazione è stato fatto arrivare a Prato il personale del reparto carabinieri tutela agroalimentare di Roma che proseguirà l’attività di indagine per tracciare i semi e i prodotti agroalimentari sequestrati. Si dovrà anche capire a chi erano destinati gli ortaggi illegali. In particolare i carabinieri forestali hanno eseguito il sequestro penale di 19 confezioni di fitofarmaci di cui non è consentita la detenzione in quanto ritirati dal mercato su decreto del Ministero della salute e perché avevano solo indicazioni in lingua cinese. Inoltre sono stati sequestrati 34 sacchetti di sementi vari. Il titolare è stato denunciato per aver introdotto in Italia prodotti vegetali senza averli sottoposti al controllo fitosanitario necessario per legge.

Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie della serra e del campo, i carabinieri hanno accertato la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti sia pericolosi (soprattutto fitofarmaci) che non, alcuni anche risultato di abbruciamenti non consentiti. Nel campo era stato costruito perfino un pozzo abusivo, non regolarmente censito che ha portato alla contestazione di "attingimento idrico non autorizzato".

Il titolare dell’azienda agricola è stato poi denunciato per aver impiegato al lavoro due clandestini tanto che l’attività è stata immediatamente sospesa. Dei tre lavoratori presenti due non avevano neppure un contratto di lavoro. I due irregolari sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegali in Italia. La multa per le irregolarità in materia di diritto del lavoro ammonta a 12.700 euro. Per quanto riguarda le norme sulla sicurezza sul lavoro, l’Asl ha contestato la mancata formazione dei dipendenti, le irregolarità dell’impianto elettrico e le carenze di sicurezze nelle attrezzatura meccaniche.