REDAZIONE PRATO

Se la lucciola è vestita bene la multa non si fa

Prostitute cinesi "graziate" in via Sant'Antonio, ma sanzionate in viale Montegrappa

Una lucciola tra piazza Mercatale e via Sant’Antonio

Prato, 13 settembre 2016 - L’abito, come si suol dire, fa proprio il monaco. E la prostituzione finisce nel mirino delle forze dell’ordine a seconda... del vestito. Se una ‘signorina’ ha buoni abiti e non dà segni di ‘esercizio della professione’ poco male, se invece la stessa ragazza circola per le vie della città con abiti succinti e poco vestita allora multa e denuncia.

Già, questo infatti è accaduto domenica mattina durante un controllo specifico da parte delle Volanti della polizia. Un servizio contro la prostituzione che però è stato fermato dai vestiti (tanti) di un paio di cittadine di origine cinese. Gli agenti infatti percorrendo via Sant’Antonio hanno notato tre donne sospette che però, grazie ad abiti normali, non potevano essere sanzionate. Niente scollature, niente minigonna, niente multa.

L’esatto contrario è accaduto con i controlli successivi. La polizia infatti è intervenuta prima in via Sant’Antonio, poi in viale Montegrappa. Gambe in bellavista, scollature vertiginose, atteggiamento sospetto. E via con la sanzione. La donna tra l’altro era anche in pieno servizio dato che stava adescando alcuni clienti proprio sulla strada. Identificazione e sanzione. Per la 45enne, di origine cinese, regolare sul territorio, una domenica da dimenticare. Così come per una 46enne connazionale, in viale Montegrappa. Stessa sorte, stessa misura: pochi abiti, tanta multa. L’abito fa il monaco. Non c’è dubbio.