SILVIA BINI
Cronaca

Nasce la prima tessitura-scuola del distretto pratese. "Manca manodopera? La formo ‘in casa’"

L’idea dell’imprenditore Borelli che ha investito su un nuovo capannone: telai che girano a ritmi più lenti e turni con orari classici

Andrea Borrelli della Tessitura Italia di Montemurlo (foto Attalmi)

Prato, 9 luglio 2023 – Un’idea innovativa capace di fare la differenza. Se le soluzioni non arrivano allora è necessario rimboccarsi le maniche e creare da soli le condizioni per uscire dall’impasse. È quello che ha fatto il poliedrico Andrea Borelli, imprenditore di lungo corso, che insieme alla fusione delle sue tre tessiture sotto un’inca società nella quale entreranno a far parte due forze giovani (la figlia Ilenia Borelli e il nipote Alessio Calamai), ha deciso di fare un ulteriore passo aprendo una nuova tessitura per la formazione dei futuri operai.

Un’idea nata proprio dall’enorme problema legato alla mancanza di ricambio generazionale che sta mettendo a dura prova la sopravvivenza delle imprese del settore tessile. È qui che si inserisce l’idea di Borelli che ha già acquistato un capannone artigianale in via Cellini a Montemurlo per allestire la prima tessitura-scuola del distretto. Non sarà una vera e propria scuola - perché ovviamente un’azienda non può esserlo -, ma l’idea di Borelli è di dedicare l’azienda solo alle piccole produzioni, con telai che girano a ritmi molto più lenti rispetto a quanto accede durante la produzione vera e propria e con orari classici soltanto con turni mattina e sera. Un luogo ideale dove gli aspiranti tessitori avranno tempo e modo di imparare un mestiere senza i ritmi frenetici dettati dalle consegne e con persone esperte al loro fianco che avranno tempo per insegnare i segreti del know how tessile". È un investimento nel futuro quello che ha scelto di fare Borelli, imprenditore innamorato del tessile e del distretto.

Emblematico anche il nome scelto ’I campioni dell’Italia’, "nel senso che poi quei giovani che hanno fatto la gavetta saranno il vero cuore della tessitura Italia", spiega. "Purtroppo la carenza di manodopera e figure specializzate per il distretto è un problema serio, serve tempo per insegnare questo mestiere è il motivo per il quale ho scelto di fare questo investimento acquistando un nuovo capannone che sto ristrutturando e allestendo e che entro fine anno conto di aprire". Proprio in virtù di ciò alla Tessitura Italia di via di Vittorio a Montemurlo sono iniziate le selezioni di personale: si cercano almeno quattro addetti tessitori esperti e assistenti alla tessitura. Poi da fine anno spazio ai giovani che vorranno fare il passo di entrare nel settore e imparare un mestiere capace di "dare soddisfazioni e una rendita sicura".

«Sarà un luogo dove non ci saranno i ritmi frenetici delle tessiture, ma con telai che gireranno più lentamente proprio per dare la possibilità ai giovani di imparare - spiega l’imprenditore -. Questa azienda sarà il nostro vivaio. Inoltre ho deciso di unire le tre tessiture esistenti sotto un’unica società: la Tessitura Italia, la Filodoro e l’Italia 2.0 così facendo siamo diventati una realtà più strutturata formata da 40 dipendenti, un passo importante che ci ha permesso di passare all’industria anche se il mio cuore resterà sempre di artigiano. È solo un passo che ho scelto di fare per mettere al riparo i miei dipendenti, perché così hanno maggiori benefici in termini e economici, di pensione e di welfare. Un qualcosa che ho deciso di fare proprio in virtù del futuro: invece di aiutarli con un bonus una tantum, ho sceltola fusione aziendale che resterà per sempre". La tre imprese di Borelli saranno quindi sotto l’ala della Tessitura Italia, mentre a fianco nel capannone artigianale tessitiri esperti prepareranno le leve del futuro di Prato.

Silvia Bini