"Ci troviamo a dover ripartire da zero, o quasi. Il nuovo campo sarà probabilmente un vantaggio, ma come abbiamo già detto il fatto di non poter disporre del Ribelli per un anno e mezzo ci è costato oltre 50mila euro di mancati incassi. A breve dovremmo annunciare il nome del nuovo allenatore, puntiamo entro tre anni di poter allestire una squadra per tornare in Promozione". E’ il pensiero di Claudio Gori, dirigente del Viaccia, a proposito della situazione del club che per la prima volta da quasi un decennio non giocherà più in Promozione. Ripartirà dalla Prima Categoria ed in qualche modo si chiuderà un’era. Nonostante gli sforzi profusi sul terreno di gioco e fuori: qualche mese fa sembrava potesse aprirsi uno spiraglio rilevando il titolo sportivo dal Montecatini rimanendo dunque in Promozione, ma la trattativa si è poi arenata. Si era parlato di una potenziale fusione con La Libertà Viaccia reduce dalla vittoria del campionato di Terza Categoria, ma per quanto in stato avanzato nemmeno in questo caso le trattative si sono concluse con esito positivo. Il Viaccia ripartirà quindi dal settore giovanile, che resta il fiore all’occhiello, e da una prima squadra praticamente rinnovata in toto. I giocatori più richiesti, quelli abituati alla categoria, dovrebbero restare in Promozione: c’è lo Jolo neopromosso, ma anche il Casalguidi (per ragioni logistiche) potrebbe essere un’alternativa. Di certo c’è che Federico Facchini non sarà l’allenatore del "nuovo" Viaccia: l’ex-giocatore ha deciso di lasciare la panchina per motivi personali. Dovrebbe però rimanere in società con un ruolo dirigenziale, per poter continuare a dare il proprio contributo. Occhio infine al mercato in entrata: c’è stato un sondaggio per Andrea Batacchi, attaccante de La Libertà che ha segnato a ripetizione in Terza e potrebbe far comodo anche in Prima. Ma i "cugini" hanno ribadito più volte l’intenzione di cercare di mantenere inalterato il gruppo.
Giovanni Fiorentino