
Simone Calamai
All’Istituto Gramsci-Keynes l’anno scolastico non è ancora finito, ma già si guarda a settembre con una preoccupazione concreta: la mancanza di aule. "Con quasi duemila studenti iscritti, il nostro istituto per il prossimo anno scolastico avrà bisogno di almeno nove aule in più rispetto a quest’anno" spiega il dirigente Stefano Pollini, alla guida di una delle scuole superiori più popolose della provincia. "Stiamo aspettando una soluzione da parte della Provincia – prosegue Pollini – e confidiamo che ci venga messa a disposizione la sede del Rodarino, così da poter sistemare tutti in maniera adeguata".
Il Rodarino è attualmente condiviso tra il Gramsci-Keynes e il liceo Brunelleschi, altra scuola con storici problemi di spazi. "Al momento quell’edificio è diviso a metà – spiega Pollini – ma con l’incremento di iscrizioni abbiamo bisogno che possa essere destinato interamente al nostro istituto". Una richiesta che si inserisce in un quadro generale di forte pressione sugli spazi scolastici a livello provinciale, complicato dalle difficoltà strutturali di alcune sedi come il Dagomari, dove è in corso un maxi intervento di messa in sicurezza. Sulla questione interviene il presidente della Provincia, Simone Calamai: "La Provincia, come da sempre, sta lavorando con impegno per individuare soluzioni adeguate alle esigenze delle scuole superiori del territorio. Abbiamo avviato incontri con i dirigenti scolastici per una rilevazione puntuale delle necessità e in questi giorni sono arrivati i dati ufficiali da parte dell’Ufficio scolastico provinciale".
Calamai conferma che la gestione degli spazi per il prossimo anno scolastico sarà comunicata a breve: "Avvieremo una serie di incontri dedicati con gli istituti per condividere le soluzioni individuate. È in corso un lavoro meticoloso per garantire le migliori condizioni didattiche a tutti gli studenti".
Il presidente ricorda anche gli interventi già realizzati: "In questi anni abbiamo aperto nuovi spazi con la Scuola di legno e proseguono i lavori di manutenzione e riqualificazione su più sedi. Inoltre, per l’anno scolastico 2025/2026, abbiamo già identificato soluzioni concrete per la collocazione delle classi. Ora, con la ricezione ufficiale dei dati da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, passeremo alla fase di definizione puntuale e formale". Resta da capire se tra queste soluzioni ci sarà anche l’assegnazione esclusiva del Rodarino al Gramsci-Keynes, come chiede il preside Pollini. Una partita decisiva per garantire l’avvio del prossimo’anno scolastico.
Silvia Bini