Scoperto e messo sotto sequestro un ambulatorio medico abusivo condotto da una cinese di 36 anni, clandestina in Italia da tre anni, senza avere i requisiti e neppure i titoli per esercitare la professione di medico. L’ambulatorio della falsa dottoressa è stato scoperto in via Ludovico Ariosto, vicino alla zona dell’ex ipprodromo, grazie ad indagini serrate coordinate dal procuratore di Prato, Luca Tescaroli.
Gli inquirenti si sono trovati di fronte ad un ambulatorio attrezzato e utilizzato per svolgervi diverse pratiche sanitarie, "effettuate in coindizioni igienico-sanitarie precarie". All’interno dei locali gli inquirenti hanno rinvenuto anche oltre 4.000 confezioni di prodotti farmaceutici e medicali, che sono stati posti sotto sequestro.
La dottoressa abusiva, ora indagata, si era ben sistemata per lavorare con i suoi pazienti. Dentro all’ambulatorio c’erano un lettino, una lampada e un macchinario denominato Cellimplanter, utilizzato soprattutto in chirurgia plastica e rigenerativa. Negli scaffali sono stati rinvenuti anche 997 farmaci cinesi, flebo, siringhe, garze e attrezzature sanitarie di diverso genere ed utilità. La procura indaga per esercizio abusivo della professione medica e per somministrazione di medicine in modo pericoloso per la salute pubblica.
Il rischio di strutture non autorizzate come quella che è stata scoperta in via Ariosto è di pregiudicare la salute di molti pazienti, specialmente quelli stranieri, e cinesi in particolare, che vi si rivolgono per problemi di carattere sanitario.
Tra l’altro il procuratore Tescaroli, in una nota ricorda che in Italia "non è consentita l’introduzione, la detenzione e la commercializzazione di prodotti farmaceutici privi di riconoscimento e di autorizzazione all’immissione in commercio da parte del ministero della Salute". L’azione degli inquirenti è tesa a verificare se sussistano i reati di esercizio abusivo della professione medica e di somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.
Sa.Be.