
Scherzi notturni e schiaffi I genitori dei ragazzini picchiati denunciano i due pensionati
I genitori dei due minori rincorsi e presi a schiaffi dalla coppia di pensionati di Comeana hanno depositato ieri mattina dai carabinieri di Prato una querela nei loro confronti. E non c’è nemmeno aria di riappacificazione fra le famiglie coinvolte e pure imparentate fra loro. Poiché l’episodio non è isolato il sindaco promette controlli notturni della polizia municipale. Domenica sera, per l’ennesima volta, questi ragazzi hanno suonato il campanello di una famiglia di via Alighieri e, poiché tali scherzi vanno avanti da due anni, in orari anche notturni, i due pensionati esasperati li hanno rincorsi: la moglie ha tirato loro due schiaffi e il marito li ha minacciati con un bastone. I genitori hanno chiesto l’intervento del 112: i due minori sono stati refertati in ospedale con 5 giorni di prognosi ciascuno mentre il pensionato ha avuto 10 giorni per lo stato di agitazione e le sue condizioni di salute. La moglie ribadisce ancora una volta che "la pazienza ha un limite, non ci si può comportare così, avevo già detto ai loro genitori cosa facevano la notte".
"Non si deve mai fare ricorso alla violenza – dice il sindaco Edoardo Prestanti – e non deve passare il messaggio di farsi giustizia da soli. Detto questo trovo inquietante che ragazzi di quell’età, sotto i 14 anni, sono in giro la notte, poiché si parla di campanelli suonati alle 3 di notte. Tempo addietro c’era stata una officina meccanica presa di mira con il titolare infastidito da alcuni ragazzi ma poi la situazione era rientrata. A questo punto chiederò alla polizia municipale di effettuare dei turni notturni per monitorare cosa sta accadendo in piazze e strade". Sconsolato e rassegnato è il parroco di Comeana don Damian Horlescu: "La storia dei campanelli suonati di notte va avanti da tempo, lo sanno tutti, ma non solo: questa coppia è stata anche pesantemente insultata dai ragazzi, presa in giro, schernita. Mi chiedo sempre: dove sono le famiglie? Perché permettono tutto questo? C’è il paradosso che al catechismo i genitori accompagnano i figli in automobile e li riprendono, poi di notte gli stessi ragazzi li vedi a giro da soli per le strade o in piazza. Purtroppo, non è stato possibile creare un oratorio estivo perché non abbiamo animatori. Finito il catechismo per comunione e cresima, i ragazzi e le ragazze non si vedono più".
M. Serena Quercioli