REDAZIONE PRATO

Scalise, pianista emergente. Il concerto di Rachmaninov per una missione speciale

Ha 22 anni e suonerà al Teatro Dante di Campi diretto da Freiles, un altro pratese. Domenica serata per raccogliere fondi dopo i danni subiti a causa dell’alluvione . .

Scalise, pianista emergente. Il concerto di Rachmaninov per una missione speciale

Due musicisti pratesi, Stefano Scalise pianista e Alan Freiles direttore, per Rachmaninov di cui è appena passato il centocinquantesimo dalla nascita e per Puccini di cui il mondo celebra il centenario della scomparsa. L’appuntamento è al Teatro Dante Carlo Monni di Campi Bisenzio, devastato dall’alluvione: domenica 14 aprile alle 18. L’anniversario si combina col contributo per il risanamento del teatro. Stefano Scalise ha iniziato a quindici anni, vincendo il primo premio assoluto a San Severino di Puglia, laureato al Conservatorio della Svizzera-Lugano, ha studiato composizione col nostro Roberto Becheri. "Suonerei volentieri a Prato - dice Scalise -, ma finora sono stato invitato altrove". L’altrove di cui parla il giovane pianista pratese classe 2001 (figlio d’arte, Raffaele, pianista e docente) è Praga per Mozart, Leopoli e Firenze. Oltre che col padre Raffaele, Stefano ha seguito masterclass di pianisti come Pietro De Maria. Attualmente frequenta il corso di alta specializzazione di improvvisazione con Galina Vracheva al Conservatorio di Lugano ed è allievo di Boris Berman. L’altro pratese è il direttore d’orchestra Alan Freiles (lo ricordiamo per una "Tosca" al Castello del 2010) che con la sua Orchestra Nuova Europa, accanto a Rachmaninov, dirige arie di Puccini (Veronica Senserini - soprano e Long Ning - tenore).

Il ventiduenne Stefano Scalise per questa occasione eseguirà il celeberrimo secondo concerto di Rachmaninov su uno Steinway proveniente da villa Schifanoia a Firenze. E’ un fatto non casuale: trattasi di un pianoforte storico, sul quale hanno suonato i più grandi pianisti del secolo scorso, e scelto dal giovane pianista pratese oltre che per la suggestione di uno strumento del periodo di Rachmaninov, anche per il suono ritenuto adatto alla sua musica. Il "Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore", composto nel 1901 è uno dei concerti più famosi di tutti i tempi, il più eseguito dei quattro concerti per pianoforte di Rachmaninov. Dice Stefano Scalise: "E’ un brano cantabile, di grande repertorio e molto amato dal pubblico. Si capisce che è stato scritto da un grande pianista; non si può dire che sia facile, ma è comodo e dà molta soddisfazione a suonarlo".

Goffredo Gori