REDAZIONE PRATO

Salvo il pomodoro Borsa di montone Oltre 3000 gli esemplari coltivati

Grazie all’impegno di produttori e Comuni la varietà della Valbisenzio non è più a rischio estinzione

Il pomodoro Borsa di montone è salvo: la mobilitazione dei produttori locali, dei Comuni di Vaiano, Vernio e Cantagallo, insieme alla condotta Slow Food Prato ha avuto decisamente successo: in tutta la Vallata si sta assistendo a una coltivazione boom di questa varietà a rischio di estinzione e sono oltre 3mila gli esemplari che stanno producendo i primi pomodori, a fronte dei 1500 dello scorso anno. Impegnate nell’intervento un gruppo di aziende: Agriturismo Selvapiana di Cantagallo, La Corte del Maglio di Vaiano, l’Azienda Agricola Il Meo di Vernio e il Podere Casalbosco di Cantagallo con decine di appassionati orticoltori. Nell’operazione salvezza fondamentale il ruolo di Simone Rossini ed Emilio La Corte, coltivatori-custodi, che hanno consegnato il seme anche per la banca del germoplasma e per la coltivazione nell’azienda agricola della Regione di Alberese.

L’iniziativa è stata seguita con grande attenzione da Luca Mori, della Regione Toscana. "Il Borsa di montone chiamato anche Tigrato di Luciana è stato salvato in extremis - spiega Rossini - rischiava di scomparire, a coltivarlo erano rimasti solo pochissimi anziani appassionati. Tutto è partito dagli orti di due di loro: Amerigo Brandolin e Ademaro Bartolini, recentemente scomparsi, a cui va la nostra gratitudine". Questa particolarissima varietà di pomodoro, è stata iscritta anche nel Repertorio delle specie erbacee della Regione Toscana con indicazione della Valbisenzio come zona tipica di produzione.

Per festeggiare lo scampato pericolo, l’inizio della produzione e illustrare l’impegno profuso per valorizzare ulteriormente il Borsa di Montone è stato organizzato un evento speciale con degustazione che si terrà martedì prossimo. A promuovere l’iniziativa, con i coltivatori locali, i Comuni della Valbisenzio e la Condotta Slow food. "Si tratta di una serata che ha l’obiettivo di valorizzare tutta la filiera di prodotti promuovendo la cultura e la consapevolezza di un patrimonio comunitario locale preziosissimo" spiegano le assessore Beatrice Boni (Vaiano), Maila Grazzini (Cantagallo) e Maria Lucarini (Vernio). In tavola, dunque, grazie al coordinamento di Luisa Peris, fiduciaria della Condotta Slow food, con i preziosi pomodori ci saranno le eccellenze della Valbisenzio: dal formaggio ai tortelli di patate, dalla carne bovina Calvana, alla ricca produzione di biscotti all’olio del Frantoio di Vallata e al pane Gran Prato. Il maestro pasticcere Paolo Sacchetti come dessert estivo preparerà una gelatina di pomodoro. La prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro lunedì al 335 5770025. Posti limitati.