Salvini e la partita Prato: "La vittoria è possibile". Femministe lo contestano

Il vicepremier ieri in città in un’iniziativa delle Lega. Ha presentato il suo libro. Tra i temi, le case green: "Bruxelles non può imporre simili spese alle famiglie".

Salvini e la partita Prato: "La vittoria è possibile". Femministe lo contestano

Salvini e la partita Prato: "La vittoria è possibile". Femministe lo contestano

"Sono certo che le partite di Firenze e Prato si possono giocare, la vittoria del centrodestra è possibile". Lo ha detto il ministro e vicepremier Matteo Salvini arrivato ieri a Prato per la presentazione del suo libro "Controvento" nell’ambito di una iniziativa della Lega a sostegno della campagna elettorale per le europee e le amministrative. La presentazione si è svolta all’Hop’n Drop in via Terracini. Ad accogliere il ministro, davanti al locale, un presidio di donne in protesta. Le contestatrici, sulla scia di quanto avvenuto anche in altre città sempre durante le visite di Salvini, erano in maggior parte femministe dei gruppi "Non una di meno" e "Transfemminista". Tra i cartelli che impugnavano, ce n’erano anche molto provocatori come "Gesù trans morto per la nostra libertà", oltre a slogan contro il fascismo e il leader leghista. Salvini gli ha risposto dall’interno del locale: "Vorrei fare un dibattito con queste donne: come può venire in mente di alzarsi una mattina e scrivere su un cartello Gesù trans? Ricordo loro che il Pci si occupava di fabbriche, di operai e di pensionati. Non c’è più il fascismo. Nessuno dei militanti della Lega si sognerebbe mai di andare a manifestare con cartelli di questo genere ad un pranzo con ospite Elly Schlein".

Il vicepremier ha poi affrontato i temi che riguardano le elezioni europee e amministrative: "Il vecchio sistema della sinistra si è sgretolato. Le partite di Firenze e Prato si possono giocare, la vittoria del centrodestra è possibile. A proposito di fabbriche e lavoratori Prato è una realtà dove da tempo c’è bisogno di maggiori controlli". Netta e chiara è la posizione di Salvini sulle "case green" che vuole l’Europa: "Quanti pratesi hanno cinquantamila euro in banca da investire per l’efficientamento energetico? Sì al risparmio energetico, sì a meno burocrazia ma non si possono imporre simili spese". E una battuta c’è stata anche sul caso della scuola di Treviso: "Questo professore – ha detto Salvini - ha ‘censurato’ Dante Alighieri per due studenti musulmani perché islamofobo: è un suicidio culturale". L’europarlamentare Susanna Ceccardi ha cercato di parlare con le contestatrici ma è stata subissata di insulti e minacce: "Volevo sapere – ha detto la Ceccardi - se secondo loro l’Islam è così inclusivo nei confronti delle comunità Lgbtq+. Ma non c’è stato modo di dialogare".

m. s. q.