REDAZIONE PRATO

"I morti sul lavoro sono omicidi. Aiuti a chi resta"

Bombardieri (Uil): "Trattare i familiari come quelli delle vittime di mafia". E mostra la scarpa di Luana.

Bombardieri nella foto a sinistra mostra la scarpa di Luana. Qui a lato l’abbraccio di Emma Marrazzo con Calderone (Attalmi)

Bombardieri nella foto a sinistra mostra la scarpa di Luana. Qui a lato l’abbraccio di Emma Marrazzo con Calderone (Attalmi)

La scarpa di Luana, quella che la giovane operaia indossava il giorno della tragedia e che ha perso prima di essere stritolata dal pensante orditoio, è stata protagonista durante il comizio del segretario nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri, che si è tenuto il primo maggio in piazza della Repubblica a Montemurlo.

Bombardieri è stato accompagnato sul palco dalla mamma di Luana D’Orazio, Emma Marrazzo. Partendo dalla tragedia della giovane operaia morta quattro anni fa in una azienda tessile a poca distanza dalla piazza centrale di Montemurlo, Bombardieri ha ricordato che quando si parla di morti sul lavoro non si sta parlando di numeri ma di persone.

"Sono persone che hanno perso la vita mentre facevano il loro dovere – ha detto Bombardieri – per questo dobbiamo esprimere e gridare tutta la nostra rabbia". "Non solo c’è la tragedia dei morti ma c’è il dramma di chi resta che è doppio: il dolore della perdita e il senso di solitudine che quella perdita genera". Bombardieri ha puntato gran parte del suo discorso su Luana. "E’ stato un omicidio, non un incidente". Poi ha mostrato la scarpa della giovane donna morta. "Questo è quello che resta di una ragazza di 22 anni che faceva l’apprendista in una ditta tessile e che è stata lasciata sola di fronte a una macchina a cui sono state tolte tutte le sicurezze. La macchina non poteva essere fermata in nome del profitto", ha sottolineato.

L’emozione è stata forte tanto che la mamma di Luana si è commossa sul palco.

Poi Bombardieri si è rivolto a Mattarella: "Chiedo a lei presidente di istituire una procura speciale sugli infortuni sul lavoro perché in un anno si registrano 500mila incidenti e più di mille morti". Il segretario nazionale della Uil è inoltre tornato a chiedere l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro per il quale la mamma di Luana si è battuta lanciando una raccolta firme che è stata poi portata in parlamento.

Poi l’accenno allo sfruttamento selvaggio all’interno delle ditte a conduzione cinese del distretto. "Fenomeno che non può essere fermato con due ispettori", ha detto mentre la piazza continuava a intonare in coro: "Luana, Luana, Luana".

Bombardieri ha ricordato come le vittime sul lavoro siano più di quelle della mafia chiedendo che i familiari di chi ha perso la vita mentre faceva il proprio dovere siano trattati come i parenti delle vittime della mafia. "Queste persone non possono più essere lasciate sole nel loro dolore", ha concluso.

Laura Natoli