
Saldi (Foto archivio)
Prato, 19 gennaio 2024 – Siamo al rush finale dei saldi invernali. La finestra dedicata alle "grandi occasioni", apertasi lo scorso 5 gennaio, si avvicina alla chiusura: in tutta Toscana, la deadline è fissata per il 5 marzo. Restano quindi poco più di due settimane, anche se un bilancio con i commercianti pratesi si può azzardare. In centro storico, il giro di affari è stato buono ma non eccezionale a gennaio, mentre in questo mese di febbraio – come da tradizione – si è registrata una flessione. "A gennaio, sia perché è arrivato il freddo, sia perché c’era un minimo di interesse per l’inizio dei saldi, le cose non sono andate male – racconta Sergio Scarpelli, titolare nell’omonimo negozio di calzature di via Guasti – Diverso il discorso per il mese corrente, che da sempre rappresenta un momento di transizione fra l’inverno e la primavera/estate. Abbiamo già la collezione nuova, quindi il pensiero va già alla stagione calda". Mettiamoci poi le temperature primaverili di questi ultimi giorni...
«Ormai ci sono sconti tutto l’anno, fra Black Friday e altre iniziative simili. A meno che non si voglia lasciare libero chiunque di agire come preferisce, bisogna regolamentare i saldi. E oltre a questo, dovremmo spostarne in avanti di un paio di settimane l’inizio, riducendone pure la durata da due mesi ad uno", aggiunge Scarpelli, al quale fa eco Cristina Coveri del negozio d’oggettistica Hello Darling. "C’è stato poco movimento sia a gennaio che in questo febbraio. Onestamente – afferma la commerciante di via Guasti – non riscontro l’interesse verso i saldi che c’era una volta. Servirebbe ripensarli: quelli invernali non possono scattare subito dopo Natale, quando le persone hanno poca voglia di riprendere subito a spendere per acquisti non necessari, dopo averlo appena fatto per le feste. Oltre a questo, sicuramente i negozi fisici pagano la spietata concorrenza dell’online, che spesso e volentieri attrae maggiormente i consumatori, anche solo per la comodità di comprare da casa".
La musica non cambia ascoltando la testimonianza di Matteo Donati del negozio d’abbigliamento Priveé in via Pugliesi. "Confermo che il giro d’affari non è stato memorabile, ma almeno da noi, la situazione è stata forse più positiva a febbraio rispetto che a gennaio. Parlando dei saldi, sono d’accordo con i miei colleghi: durano troppo e cominciano presto". Il bilancio è un po’ più positivo per Stefano Puggelli dell’omonimo negozio d’abbigliamento di via Guasti: "Io non mi posso lamentare, specialmente per quello che è stato il movimento di clienti in avvio dei saldi – sottolinea il commerciante – Abbiamo lavorato piuttosto bene per tutto il periodo".