
La gioia degli studenti del Copernico per la fine della scuola (foto Attalmi)
Una manciata di minuti dopo le 13, il piazzale del liceo Copernico si è trasformato in una festa a cielo aperto. Abbracci, cori improvvisati, lanci di zaini e qualche gavettone ben assestato: così si è chiuso l’anno scolastico per gli studenti dell’istituto, che ieri hanno salutato in anticipo banchi e lavagne. Due giorni di vacanza guadagnati grazie all’allestimento dei seggi elettorali per il referendum di domenica, che in molte scuole della città ha anticipato la fine delle lezioni.
Una chiusura a suon di risate, tra l’entusiasmo incontenibile dei più giovani e la nostalgia – già un po’ malinconica – dei maturandi, per i quali si apre ora un altro capitolo: quello degli esami. Ma ieri era tempo di leggerezza. "Sembra ieri che era settembre. E invece eccoci qua, un altro anno andato", racconta Chiara, terza liceo, ancora con il viso dipinto di colori e brillantini. "Quest’anno è stato tosto, ma anche bellissimo. E ora ci godiamo l’estate".
Scene simili in altri istituti cittadini dove le lezioni si sono concluse in anticipo, mentre per la maggior parte degli studenti il sipario calerà ufficialmente martedì. Ultime interrogazioni, pagelle quasi pronte, zaini ormai più leggeri e pensieri rivolti al mare, ai monti o semplicemente al letto di casa.
La fine della scuola è sempre un piccolo rito collettivo, un misto di sollievo e euforia, con qualche lacrima sparsa qua e là. È il momento in cui le classi si svuotano, ma i ricordi restano. "Ci mancherà anche il professore di matematica", ammettono tra le risate due studenti del biennio. Perché, in fondo, anche le fatiche scolastiche – a distanza di poche ore – iniziano già a sembrare meno pesanti. Ora spazio all’estate, alle gite, ai lavori stagionali e ai compiti (pochi, si spera). Ma ieri, davanti ai cancelli del Copernico, era soprattutto il giorno della gioia.