FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Salumificio Conti, una storia tutta pratese di passione. Festa per i 60 di attività

Nel 1965 l'apertura della bottega a San Giusto, poi la vendita all'ingrosso a Tobbiana e il passaggio generazionale con l'ingresso in azienda delle figlie di Orlando e Carlo, Elena e Beatrice

Orlando e Carlo Conti

Orlando e Carlo Conti

Prato, 7 giugno 2025 – Correva il 1965, il Villaggio a San Giusto a Prato era in piena fase di costituzione e la previsione in zona era quella dell'arrivo di numerose famiglie nel quartiere. Orlando Conti aveva solo 17 anni, ma assieme al fratello Carlo, con l'aiuto concreto dei loro genitori, Rino e Leda, ebbe l'intuizione vincente: aprire una macelleria in un quartiere che necessitava di nuovi servizi. Sessant'anni dopo il Salumificio Conti, con gli storici locali per la vendita al dettaglio in via di San Giusto e il punto per la distribuzione all'ingrosso in via Vesuvio a Tobbiana, rappresenta una vera istituzione in città. Un'attività che coniuga tradizione e innovazione, passione e ricerca, attenzione alla clientela e selezione accurata delle materie prime. Un salumificio che è arrivato a festeggiare i 60 anni di attività contando su 15 dipendenti e operando anche il passaggio generazionale, visto che le figlie di Carlo e Orlando (supportati nella gestione dell'azienda anche dalle mogli Maria Carla e Tiziana), Beatrice ed Elena, hanno affiancato i genitori nella gestione dell'azienda.

“Eravamo giovani e con tanta voglia di fare – ricordano Orlando e Carlo -. Venimmo accolti subito bene non solo nel quartiere ma anche in città. Progressivamente oltre alla vendita al dettaglio abbiamo iniziato a servire anche la grande distribuzione. Abbiamo sempre usato carne nazionale, prodotti di qualità: questo, assieme alla passione, alla ricerca della materia prima e alla volontà di migliorarsi sempre, sono stati alla base del nostro successo”.

Oggi il Salumificio Conti ha una capillarità che abbraccia più regioni italiane e collabora con diversi distributori alimentari esteri. Produce tutto quello che concerne il salume tipico toscano, gli insaccati e i prosciutti nostrali, vincendo vari concorsi nazionali per la soprassata, per la polpa di spalla, per i wurstel artigianali. Nell'anno 1998, inoltre, SlowFood ha chiesto ai fratelli Orlando e Carlo di 'riportare in auge' l'antica ricetta della mortadella di Prato presente negli annali del mercato di Prato. Visto il successo ottenuto, nel 2006, la Camera di Commercio chiese ai fratelli Conti di costituire un'associazione di produttori, poi denominata 'Per la tutela della mortadella di Prato (di cui Carlo era presidente e Orlando in produzione come mastro norcino), per richiedere a livello europeo il marchio Igp. Riconoscimento ottenuto nel 2016. La ricetta è stata rielaborata mantenendo inalterato l'ingrediente 'principe', l' Alchermes, che conferisce al salume profumi e colori caratteristici, alleggerendola di spezie e utilizzando esclusivamente carni di suino nazionali selezionate.
“Non ci saremmo mai immaginati di arrivare a questo traguardo – proseguono i fratelli Conti -. E' una soddisfazione immensa, perché per noi questo lavoro ha sempre rappresentato passione e soddisfazioni. Dobbiamo dire un grazie di cuore ai nostri collaboratori, che sono sempre stati eccellenti. Sia la macelleria che dopo il salumificio sono stati una seconda famiglia, dove non abbiamo mai guardato alle ore di lavoro, ma solo alla voglia di fare bene e di offrire un servizio di qualità. Per accontentare le richieste dei clienti siamo stati fra i primi produttori pronto cuoci e Orlando, con la passione innata per i salumi, spendeva il suo tempo libero andando a Galciana al Salumificio Gori ad apprendere le tecniche di lavorazione”.
A guardare al futuro adesso sono Elena e Beatrice Conti. “La nostra azienda è una grande famiglia – dicono -, dove tre generazioni di Conti si affiancano passo dopo passo. Dai nostri genitori abbiamo imparato l'importanza della qualità e della ricerca nelle materie prime. L'attenzione alle lavorazioni e ai lavoratori. E poi quanto sia fondamentale mantenere intatto il legame con lo staff, con i giovani e con il territorio”. “Qui da noi in macelleria vengono i nipoti che da bambini venivano a fare la spesa con le loro nonne, e che ancora oggi ritrovano in bottega i sapori che assaggiavano da piccoli – aggiunge Beatrice Conti -. Un legame di fiducia che è sempre più difficile da trovare in altre attività e che noi vogliamo tramandare alle nuove generazioni”. “La voglia di migliorarsi è sempre stata la base del nostro lavoro – conclude Elena Conti -. Vogliamo coniugare i sapori tradizionali con le moderne esigenze nutrizionali, e soprattutto garantire al consumatore finale la certezza di gustare eccellenze tali da soddisfare qualsiasi palato”.