Ricoverati per covid triplicati in sette giorni E la ‘Melagrana’ è pronta ad ampliare i posti

All’ospedale sono 22 i pazienti nel reparto dedicato e altrettanti nelle ‘bolle’ con i non infetti. Piano di riconversione per la rsa di Narnali

Migration

Il Covid nella variante Omicron 5 ha rialzato la testa anche in area pratese. Ieri, come quasi sempre accade quando si arriva da un fine settimana, il numero dei contagi si è ’limitato’ a 64 contro i 213 di domenica e i 269 di sabato. Ma l’esperienza dei due anni di pandemia insegna, comunque, che ad inizio settimana i casi registrati sono sempre inferiori per via del numero contenuto di tamponi.

Un’andamento della curva dell’epidemia che sta mettendo alla prova anche l’ospedale Santo Stefano, dove per il momento, come fanno sapere dalla direzione ospedaliera, non verrà apportata alcuna riorganizzazione, che significherebbe riaprire un reparto Covid. Nessun nuovo posto letto per accogliere pazienti infettati dal virus, ma quel che è certo è che dalla settimana scorsa sono triplicati i malati distribuiti nelle "bolle" all’interno dei reparti ordinari. Così, a ieri, in cinque bolle risultavano ricoverate ben 22 persone, insieme ad altre non infette. Degenti sistemati nel rispetto dei criteri del rischio clinico, fanno sapere della direzione sanitaria. Un aumento consistente se paragonato ai sette giorni scorsi. Al completo i 22 posti letto delle Malattie Infettive dedicati al Covid. A ieri pomeriggio si contavano dieci persone in pronto soccorso in attesa di valutazione ed eventuale ricovero.

Anche l’affluenza di utenti che lamentano problemi legati ad Omicron 5 è cresciuta: si parla di quindici-venti accessi quotidiani. Non è detto, però, che tutti coloro che si presentano al dipartimento di emergenza urgenza abbiano poi necessità di ricovero, per fortuna. Stando a quanto detto sempre dalla direzione ospedaliera del Santo Stefano, il numero dei posti destinati alla terapia intensiva Covid si limita, al momento, a due. A ieri non c’era nessun ricoverato affetto da Covid in terapia intensiva. Sono, però, in aumento anche casi di broncopolmoniti, sebbene Omicron 5 vada a colpire principalmente le alte vie aeree. La direttrice sanitaria Sara Melani si dice pronta a modificare l’assetto via via, valutando giorno per giorno l’andamento dei contagi.

Intanto un altro effetto del boom di infezioni è l’ampliamento dei posti letto Covid di cure intermedie alla rsa La Melagrana di Narnali. Al momento ci sono 12 pazienti Covid, ma "si sta pensando se procedere o meno con lo switch, la ricoversione dei posti da ordinari in Covid ed ampliare l’offerta per chi è colpito dal virus", commenta Lorena Paganelli, direttrice della Società della Salute.

Una scenario che viene tenuto sotto controllo continuamente dai sindacati della sanità, visto il periodo particolarmente delicato per via delle ferie estive in corso, aggravato dall’aumento del numero degli operatori sanitari costretti a stare a casa per aver contratto Omicron 5 (circa 260 nell’Asl Centro). "Stiamo monitorando la situazione giorno per giorno – dice Massimo Cataldo della Cisl Fp – Verifichiamo la questione relativa alle aperture di nuovi reparti Covid e quello che succede fra i colleghi, molti dei quali positivi". Che ci sia l’eventualità che manchi personale e che quindi l’Asl possa richiamare gli operatori dalle ferie? "L’azienda, al momento, garantisce che le ferie non saranno toccate e che nessuno dovrebbe essere richiamato al lavoro".

Sara Bessi