Riciclaggio nelle Vtl Nessuno in carcere

Per la Cassazione non esistono esigenze cautelari. I 13 indagati restano liberi

Niente carcere per i 13 indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Prato su un giro di fatture false nelle sale Vtl della città. Lo ha stabilito la Cassazione che ha accolto il ricorso dei difensori degli indagati. La Procura aveva chiesto l’arresto per tutti ma il tribunale di Prato non lo aveva concesso. I giudici del Riesame – a cui è ricorsa la Procura – invece, avevano disposto l’arresto, ora cancellato dalla Suprema Corte. L’inchiesta ha portato alla luce un meccanismo di false fatturazioni che permetteva a gestori di tre sale Vtl della città di evadere le tasse sulle giocate e di omettere i versamenti alla società che riscuote parte delle vincite. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata a reati fiscali e autoriciclaggio.