"Rappresentare l’Italia è un onore". I diplomatici pratesi si raccontano

Le testimonianze di sei rappresentanti dello Stato insieme al sottosegretario Giorgi Silli hanno incontrato gli studenti delle scuole superiori. "Una carriera che dà grandi soddisfazioni, invitiamo i giovani a seguirci".

Sei diplomatici pratesi a cui si unisce il sottosegretario agli esteri Giorgio Silli, hanno portato le loro esperienze davanti ad una platea di studenti. Una mattinata di scambio e di conoscenza di un mestiere senza dubbio molto affascinante. L’incontro che ha riunito i pratesi che operano in giro per il mondo, è stato organizzato dalla Consulta degli studenti in collaborazione con il Ministero degli esteri e della Cooperazione internazionale. "Sono venti anni che un pratese non intraprende la carriera diplomatica, è ora di avere il ricambio generazionale e soprattutto che entrino anche donne, qui siamo in sei e tutti uomini", incalza Francesco Varriale primo consigliere all’ambasciata d’Italia di New Delhi collegato da remoto. "È una grande opportunità rappresentare l’Italia nel mondo - aggiunge Giorgio Silli -. Ho sempre avuto la passione per i viaggi le lingue ma soprattutto per la politica. Sono stato anche fortunato ad ottenere l’incarico di sottosegretario e in particolare quello agli esteri, è un ministero bellissimo ma molto impegnativo". Tra i protagonisti Michelangelo Nerini, primo consigliere permanete d’Italia alla Ue collegato da Bruxelles, Mariomassimo Santoro head of division Eeas servizio europeo per l’azione esterna. Da remoto anche Francesco Varriale primo consigliere, ambasciata d’Italia a New Delhi e Edoardo Pucci ambasciatore d’Italia a El Salvador. In presenza, oltre a Silli, Leonardo Bencini rappresentante permanente alla Conferenza del Disarmo a Ginevra, Michele Cecchi consigliere diplomatico del ministero del Lavoro a Roma, il presidente della Provincia Simone Calamai e il sindaco di Prato Matteo Biffoni. La mattinata è proseguita con le domande degli alunni non solo del Datini, ma delle scuole superiori di Prato, in paleta i giovani di quarta e quinta chiamati a scegliere del loro futuro. Parte anche da qui l’idea di organizzare una giornata per permettere di conoscere un mestiere accessibile a tutti: una strada, quella del diplomatico, che inizia con un concorso impegnativo con cinque prove scritte su venti materie di studio, ma capace di dare grandissime soddisfazioni. Parola di chi rappresenta l’Italia nel mondo da oltre venti anni.

Silvia Bini