REDAZIONE PRATO

Rapinò cliente in auto Condannato a 5 anni Aveva minacciato di ferirsi con le forbici

L’episodio risale al 2020 ed è avvenuto in via Firenze. La vittima raccontò che il trans era salito sulla sua macchina mentre stava comprando le sigarette. Diversa la versione fornita dall’imputato .

Rapinò cliente in auto Condannato a 5 anni Aveva minacciato di ferirsi con le forbici

La minaccia, questa volta, era al contrario: "O mi dai i soldi, o mi taglio la gola con le forbici". Questo è quanto ha raccontato un transessuale che ieri è stato condannato dal tribunale di Prato a ben cinque anni di reclusione per la rapina messa a segno nei confronti di un italiano nel 2020 in via Firenze. Una condanna piuttosto pesante – richiesta dallo stesso pubblico ministero Valentina Cosci – in quanto il trans aveva alle spalle altri episodi simili e una condanna che aveva appena finito di scontare uscendo dal carcere solo qualche mese fa.

I fatti risalgono al 2020 quando l’italiano fece denuncia. L’uomo sostenne di essere stato seguito e minacciato dal transessuale appena sceso dall’auto per comprare un pacchetto di sigarette. Una volta risalito a bordo, il trans sarebbe entrato nella sua macchina e avrebbe afferrato un coltello da giardino che l’italiano teneva sul sedile posteriore dell’auto. Una delle tante rapine che si sono susseguite in via Firenze negli anni scorsi: tutte identiche fra loro.

Il transessuale si è difeso sostenendo di essere arrabbiato quando l’italiano si era tirato indietro dopo aver pattuito una prestazione sessuale. A quel punto il trans ha afferrato il coltello che si trovava sul sedile posteriore e ha minacciato di tagliarsi la gola. Non avrebbe minacciato il cliente ma se stesso. Poi sarebbe andato via dopo aver preso all’uomo un borsellino con degli spiccioli. La storia raccontata dalla vittima è leggermente diversa ma comunque la rapina c’è stata in quanto, anche se l’arma era rivolta verso se stesso, c’è stata una minaccia.

Non è stato l’unico caso registrato a Prato. Poco prima della pandemia, si sono registrate diverse rapine fotocopia, sempre nalla zona di via Firenze e della stazione Centrale dove effettivamente i transessuali stazionavano. E sempre l’accusa era che il balordo era salito in auto. I trans però raccontano storie diverse, ossia che spesso i clienti non pagano le prestazione pattuite. A quel punto scatta la rapina.

L.N.