
Il vescovo Giovanni Nerbini durante la celebrazione in Duomo
Prato, 1 giugno 2024 – Lupetti e coccinelle in quel di Prato, pronti a invadere la città. Suona la carica dei piccoli scout Agesci, in tremila provenienti da tutta la Toscana per il raduno regionale dal 14 al 16 giugno. Un bel biglietto da visita per la città che si prepara ad accogliere questa pacifica "invasione" colorandosi di azzurro con le camicie dei piccoli scout. Ad auspicare una calorosa accoglienza per loro è stato il vescovo Giovanni Nerbini, al termine della solenne messa del Corpus Domini, celebrata giovedì sera, in cattedrale e non piazza Duomo a causa della pioggia (annullata la tradizionale processione).
"Mi piacerebbe potessero tornare a casa raccontando delle bellezze della nostra città, della sua singolare composizione sociale, ma soprattutto del suo calore e della sua capacità di accoglienza, quella che Gesù mostrò proprio verso i bambini con grande meraviglia dei suoi discepoli". La pioggia comunque non ha scoraggiato la partecipazione alla funzione: presenti circa 900 persone, tanto che anche le navate della cattedrale erano piene di fedeli. Una solennità, quella del Corpus Domini, che a Prato è sempre stata molto sentita e partecipata, come dimostra la nutrita presenza dei rappresentanti delle tante associazioni, dei gruppi e dei movimenti, con tanti confratelli e le consorelle della Misericordia in cappa nera, i terziari Carmelitani con lo scapolare e il mantello, gli scout dell’Agesci, i membri di Azione Cattolica, Unitalsi, i Cavalieri dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro.
Nelle parole del vescovo, un rimando alle elezioni che bussano alla porta. Monsignor Nerbini ha ricordato l’invito rivolto ai due discepoli Giacomo e Giovanni: "Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti". Per monsignor Nerbini "sono parole che non si possono scrivere in un programma elettorale in vista delle elezioni, ma certamente questo è uno stile che segna ogni serio impegno religioso, politico, amministrativo e professionale". Alle autorità presenti è stato rivolto un ringraziamento "per il sollecito servizio a favore della città. Sappiate che noi ci siamo e ci saremo sempre ogni volta che ci sarà bisogno di rimettersi intorno a un tavolo per cercare la soluzione a un problema – ha chiuso il vescovo – e costruire insieme un nuovo pezzo di futuro e dignitoso per la crescita di Prato".