
Radio Clandestina: Celestini e l’altra storia delle Fosse Ardeatine
Al Metastasio oggi ale 19.30 e domani alle 16.30 da ricordare le ultime due repliche di "Radio clandestina", lo spettacolo di Ascanio Celestini che riflette sulla storia e sul valore della memoria dando voce alle migliaia di famigliari e amici delle persone assassinate nell’eccidio delle Fosse Ardeatine durante l’occupazione nazista a Roma. "Il 25 marzo del 1944 un cartello annuncia la morte di centinaia persone: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine - scrive nelle sue note Celestini -. È una storia che comincia alla fine dell’Ottocento, quando Roma diventa capitale e continua negli anni in cui si costruiscono le borgate, continua con la guerra in Africa e in Spagna, con le leggi razziste del ‘38, con la Seconda Guerra Mondiale, fino al bombardamento di San Lorenzo, fino all’8 settembre".
Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccarono una colonna tedesca di polizia in via Rasella, il giorno successivo per rappresaglia i nazisti uccideranno più di trecento civili in una cava sulla via Ardeatina. "I morti alle Ardeatine hanno alle spalle centinaia di famiglie, migliaia di persone – aggiunge Celestini –, eppure la storia di questo massacro è stata a lungo poco chiara. Il racconto della lotta partigiana e dell’occupazione nazista a Roma vengono spesso raccontate in maniera confusa, ma soprattutto l’eccidio delle Ardeatine e l’azione di via Rasella che lo precedette". Partendo dai materiali pubblicati nel libro di "L’ordine è già stato eseguito" di Alessandro Portelli, in "Radio clandestina" Ascanio Celestini dà voce a quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera viva, diretta. Il libro si fonda su circa 200 interviste a testimoniare che questa non è la storia di quei tre giorni, ma qualcosa di vivo e ancora riconoscibile nella memoria: è il racconto delle donne che vanno a cercare i loro uomini, delle mogli che lavorano negli anni ‘50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.