
"Non è il momento di fare polemiche, ci viene detto. Resta il fatto che per anni in consiglio comunale ci siamo trovati davanti delibere per costruire case, negozi, capannoni. La conseguenza di un Piano Operativo scellerato approvato la scorsa legislatura". Silvia La Vita, consigliere comunale del M5S, promette battaglia. Ricorda i dati di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambiebientale: nel triangolo Firenze-Prato-Pistoia le percentuali di suolo consumato nel 2022 ammontano rispettivamente a 7,34%, 14,28% e 10,24%. "Abbiamo assistito a risatine e arroganza – aggiunge –, a commenti del tipo “ma cosa volete capirci voi”, da parte dell’assessore Barberis (il sindaco non è quasi mai presente in consiglio). Hanno dato il via libera all’enorme progetto dell’Oratorio dello Sport a Chiesanuova, 27.500 metri quadri di terreno edificabile per massimo 25 metri di altezza. Ma pensiamo all’aeroporto, all’interramento del Soccorso, all’hub del tessile...".
L’esponente del M5S si augura che presto si possa aprire un dibattito su questi temi e su questa calamità in consiglio comunale. "E’ necessario parlarne, evidenziare responsabilità, fare in modo che simili disastri non si ripetano – dice –. Basta dare la colpa al solo cambiamento climatico come il Pd ha iniziato a fare, a partire dal presidente Giani. E’ una narrazione che non regge: certo il disastro sarebbe comunque successo, ma quello che va capito è se i danni potevano essere limitati con le giuste azioni che competono ad amministratori capaci e interessati al bene comune. C’è chi si accanisce in questi giorni contro il Consorzio di Bonifica – conclude – , ricordo però che la competenza della gestione del reticolo idrico minore è dei Comuni. La rabbia era tanta prima, figuriamoci ora...".
Sivia La Vita di professione è educatrice. E’ ideatrice e responabile di una "scuola nel bosco" annuale per bambini dai 3 ai 6 anni, sul modello delle forest school del nord Europa; un progetto di educazione in mezzo alla natura con campo base a Canneto. Nella scuola nel bosco non ci sono banchi, sedie, aule o maestri: la maestra è la natura. Nel rapporto con la natura i bambini sperimentano il passare delle stagioni, mettono in gioco competenze relazionali, cognitive e fisiche, vivono il senso profondo della collaborazione.