
La 35esima edizione de L'Ora del Concerto, organizzata dalla Scuola Verdi e dalla Camerata, si apre con il Quartetto d'archi Zenit e propone un ricco programma di concerti gratuiti fino a dicembre al Palazzo della Musica. Una rassegna storica che promuove giovani talenti e si avvale del sostegno dell'associazione Amici dei Musei di Prato.
Oggi alle 17 al Palazzo della musica di via Santa Trinita prino appuntamenro de L’ora del concerto, la rassegna organizzata della Scuola Verdi e dalla Camerata, giunta alla 35esima edizione. Da ottobre a dicembre sette i concerti in cartellone, tutti a ingresso libero. Una rassegna ormai storica in città che negli anni ha promosso i giovani più interessanti del panorama concertistico. Il concerto d’apertura ospita il Quartetto d’archi Zenit (foto), in un programma che propone il terzo dei Quartetti op.59 Razumosky di Beethoven e il Quartetto n.8 di Šostakovič. Due opere importanti e significative nel percorso di una formazione recentemente costituita dai giovanissimi studenti: Beatrice Chiavacci e Gabriele Gardini violini, Michelangiolo Chiavacci viola e Marta Iannaccone, allieva della Scuola Verdi, al violoncello. Nel secondo concerto di sabato 12 ottobre il pubblico avrà modo di apprezzare le sonorità di uno strumento cinese, il guzheng, una cetra di antichissima tradizione con il Duo Yin e Yang formato da Federico Santini, pianoforte e Siyun Shen, guzheng. In programma si alterneranno brani al pianoforte di Santini, a brani in duo del repertorio folklorico cinese. Sempre in ottobre, sabato 26, ci sarà anche il recital solistico del giovane e talentuoso pianista Beniamino Iozzelli il 26 ottobre si realizza in collaborazione con Icamus - Centro di documentazione sulla musica americana, da poco trasferito al Palazzo della Musica. Il programma attraversa un ampio arco della letteratura pianistica, da Chopin e Scriabin, per terminare con George Crumb, compositore americano scomparso due anni fa. Da molti anni L’Ora del Concerto si realizza in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei di Prato, che sostiene il progetto coniugando la diffusione della cultura artistica con quella musicale.