
Ieri in Comune è iniziato l’aggiornamento del documento operativo. Il capo del dipartimento nazionale: "Qui per dare il mio contributo" .
Il principio è semplice: lavorare d’anticipo per garantire sicurezza, prevenire disastri ed essere preparati qualora si verifichi una emergenza. È lo spirito che ha animato l’incontro voluto dal commissario straordinario, Claudio Sammartino, che ieri ha dato il via in palazzo comunale al procedimento di aggiornamento e revisione del piano operativo di protezione civile. Piano di cui, nel post alluvione, si è molto spesso parlato. Lo scopo è quello di avere un documento pronto e aggiornato, che consenta di avere uno strumento pienamente operativo, appunto, non solo in fase di emergenza, ma soprattutto preventivamente. Una guida per coordinare e mettere a terra gli interventi infrastrutturali e di manutenzione necessari alla mitigazione ed eliminazione delle cause dei rischi idrogeologici.
Un lavoro di analisi e valutazione che sarà affiancato dal dipartimento della protezione civile nazionale, con il capo Fabio Ciciliano, presente ieri mattina a Prato insieme al governatore della Toscana, Eugenio Giani, alla prefetta, Michela La Iacona, al presidente della Provincia Simone Calamai. Presenti anche i sindaci dei Comuni dell’area, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, del Consorzio di Bonifica 3 medio Valdarno Firenze e dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale e il coordinatore del volontariato di Protezione civile. L’iter ufficialmente iniziato, è probabile che sarà completato dalla prossima amministrazione, ma Sammartino intende accelerare muovendosi verso l’adozione di uno ‘stralcio’ per le misure più urgenti, è infatti in programma la predisposizione di un piano di stralcio di immediata attuazione.
"Non si può lavorare solo in emergenza, ma è necessario un nuovo approccio affinché i piani di protezione civile comunale sul rischio idrogeologico siano sempre aggiornati e la resilienza del territorio tenuta alta grazie ad attività di revisione e previsione costante". Con queste parole il capo della protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, ha aperto l’incontro di ieri durato oltre due ore. Un momento di confronto per capire come muoversi e cosa serve alle amministrazioni - e qui si inserisce la richiesta di maggiori fondi arrivata dal presidente della Provincia e di procedure più snelle per dare il via alle opere - per poter agire e non trovarsi più in una situazione come accaduto un anno e mezzo fa, quando acqua e fango hanno distrutto l’intera provincia e portato via due vite.
"La condizione di Prato non è unica - spiega il capo della protezione civile - il 94% dei Comuni italiani è fragile e siamo davanti ad eventi che si stanno ripetendo con maggiore intensità e frequenza. Sono qui per dare il mio contributo per fare fronte comune davanti a queste nuove esigenze e per rafforzare la resistenza del territorio serve dinamicità e operatività".
Con il contributo della protezione civile nazionale e regionale verrà costituito un team di lavoro che ha come obiettivo quello di revisionare ed aggiornare il piano di protezione civile. Il lavoro svolto potrà confluire in uno strumento pianificatorio che potrà essere valutato e adottato dalla nuova amministrazione comunale. In sostanza l’obiettivo del commissario quello di consegnare alla città, e a chi la amministrerà alla scadenza del suo mandato, un documento aggiornato ed operativo realizzato grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni e gli enti che si occupano di rischio idrogeologico.
"L’obiettivo è la tutela e la sicurezza dei cittadini - afferma il commissario Sammartino -. Il metodo di lavorare insieme nella fase di analisi ed individuazione dei rischi può essere l’elemento vincente per garantire la sicurezza delle persone, delle famiglie e delle attività produttive. La revisione e l’aggiornamento del Piano consentiranno di avere uno strumento pienamente operativo non solo in fase di emergenza, ma soprattutto preventivamente per guidare gli interventi infrastrutturali e di manutenzione volti alla mitigazione ed eliminazione delle cause di rischi". Insomma un lavoro che darà le indicazioni necessarie a chi governerà. "È stato un incontro molto utile e proficuo. Il metodo sinergico del commissario Sammartino si sta manifestando efficacemente per dare risposta ad una priorità del territorio pratese: la sicurezza contro il rischio idrogeologico. La presenza del Capo nazionale della Protezione civile e della Regione testimoniano quanta attenzione ci sia su questo tema". Dopo la riunione di ieri, una sorta di ’start up’ l’ha definita il governatore Giani, ci sarà una nuova tappa tra una settimana.
"Vogliamo contribuire a mettere in campo provvedimenti, soluzioni e risorse - continua Giani - per far sì che già da questo autunno si possa vedere un approccio diverso. Obiettivo comune della Regione con Genio, Consorzio di bonifica e Autorità di bacino è contribuire ad un piano di protezione civile territoriale rinnovato ed efficace". La strada è tracciata: non più rincorrere le emergenze, ma costruire un sistema pronto, reattivo e capace di prevenire.
Silvia Bini