
L'avvocato Tiziano Veltri
Prato, 23 luglio 2025 – Sostengono di non avere nulla a che fare con la vertenza che ha colpito alcuni dipendenti della confezione Weng Ruiliang – azienda completamente distinta da quella dove i lavoratori stanno manifestando – che nel frattempo ha chiuso i battenti lasciandoli a piedi. La loro unica "colpa" è stata quella di essere fra i committenti della confezione chiusa. Nonostante ciò si sono ritrovati con il picchetto degli ex operai della Weng Ruiliang, sostenuti dal sindacato dei Sudd Cobas, fuori dai cancelli e costretti a non poter far uscire le merci da sabato con un evidente danno economico.
Motivo per cui il titolare della confezione "Minth srl" di via Basilicata 13, assistito dall’avvocato Tiziano Veltri, ha presentato un esposto in Prefettura chiedendo la convocazione del tavolo per l’ordine e la sicurezza per tutelare un loro diritto: quello di lavorare.
Secondo quanto riferito dal titolare attraverso il suo legale, la Minth di via Basilicata si trova "assediata" da sabato scorso, con l’impossibilità di portare all’esterno le merci, da alcuni operai, sostenuti dai Sudd Cobas, a causa di una agitazione sindacale che "non è direttamente rivolta" verso la Minth, ma nei confronti della Weng Ruiliang, azienda che è distinta – spiegano dalla ditta – e non è collegata giuridicamente alla confezione di via Basilicata. Insomma, un gran pasticcio.
Tutto nascerebbe dalla chiusura improvvisa della Weng Ruiliang in seguito a una trattativa sindacale che risale a inizio luglio. L’azienda aveva deciso di sedersi a un tavolo con il sindacato dei Sudd Cobas e alcuni operai che chiedevano di essere regolarizzati. Il giorno successivo alla trattativa, però, la confezione ha chiuso all’improvviso dando comunicazione di cessazione dell’attività ai lavoratori e mettendo in vendita i macchinari. A questo punto, gli operai rimasti senza lavoro avrebbero cominciato alcuni presidi in ditte del distretto che hanno lavorato e che sono stati committenti della Weng Ruiliang. Fra queste c’è anche la Minth che da sabato è impossibilita a lavorare.
"Le richieste avanzate dai contestatori – scrive il titolare alla Prefettura – sono di portare ’a più miti consigli la confezione Weng Ruiliang’. In altri termini o la confezione riprende l’attività dando continuità ai contratti oppure i lavoratori licenziati devono essere assunti dalla Minth o dalle altre aziende oggetto della manifestazione". Il titolare della ditta reputa la richiesta una sorta di "estorsione" tanto che l’avvocato ha già presentato due denunce ai carabinieri di Iolo e adesso chiede l’intervento della Prefettura in quanto si ritiene la situazione un "pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica" lamentando i "blocchi fisici alla circolazione delle merci, l’occupazione non autorizzata di spazi aziendali, manifestazioni non preavvisate con l’uso di megafoni e musica ad alto volume". Una situazione "esplosiva", secondo chi denuncia.
Fra l’altro i titolari dell’azienda si chiedono "come è possibile che un picchetto simile a Forlì sia stato sgomberato dalla polizia mentre a Prato le forze dell’ordine non intervengano mai. Due pesi e due misure". Adesso si attende la risposta della Prefettura.