Progetto pilota per il tessile. Aziende a scuola di sostenibilità. Le sfide si vincono coI manager

Sei imprese hanno aperto le porte a figure competenti per una trasformazione dei sistemi interni "Prato è pronta per questo salto di qualità". Un modello esportabile e replicabile in altri territori.

Progetto pilota per il tessile. Aziende a scuola di sostenibilità. Le sfide si vincono coI manager

Progetto pilota per il tessile. Aziende a scuola di sostenibilità. Le sfide si vincono coI manager

Il distretto a scuola di sviluppo di sostenibilità grazie alla disponibilità di sei aziende a mettersi in gioco e ad aprire le loro porte a sette manager qualificati nell’offrire competenze per favorirne la crescita economica e finanziaria. Prato è matura per compiere questo salto di qualità, come ha dimostrato il progetto pilota "Il manager di sostenibilità nel distretto tessile pratese", iniziativa supportata da 4.Manager e realizzata da Saperi, società di servizi di Confindustria Toscana Nord. Le imprese che hanno aderito sono Be.Mi.Va spa, Rifinizione Penny Società benefit srl, Manifattura del Prato srl, Gruppo Colle srl, Antilotex Flock Italia srl e Acril-Nova srl, e hanno potuto orientare le loro scelte verso l’applicazione delle tematiche Esg (Environmental, Social, Governance, i tre pilastri ambientale, sociale e di governance) e trasformare i processi aziendali per garantire una crescita durevole nel tempo. A portare le loro competenze sono stati i manager Alessandro Barucci, Domitilla Caratti, Bruno Fantechi, Gianpiero Francavilla, Elena Piani e Luisa Ricco, coordinati da Luca Barneschi. I risultati sono stati presentati ieri da Confindustria Toscana Nord e Federmanager Toscana. Sono quattro i punti principali emersi dal percorso. Prima di tutto le imprese hanno acquisito una maggiore consapevolezza sull’importanza delle competenze manageriali riguardo allo strumento che consente alle aziende di dimostrare l’impegno di operare secondo criteri di trasparenza, responsabilità e buona governance (Esg). Poi, grazie alla collaborazione con manager qualificati, è stato registrato un miglioramento dei piani aziendali verso performance più sostenibili; infine è stato identificato, pianificato e delineato un percorso per l’attuazione di best practices e studi di valore nella filiera tessile, mentre la collaborazione tra manager e imprese è stata rafforzata, creando un network che ha facilitato entrambe le parti.

"E’ stata un’esperienza proficua – commenta Matteo Manera, 27 anni laureato in relazioni internazionali e oggi responsabile di impatto alla Rifinizione Penny srl, società benefit dal 2022 – ci ha permesso di esaminare alcuni punti che non avremmo potuto approfondire con approccio manageriale. Tra i temi affrontati, la necessità di un efficientamento energetico con la riduzione del consumo del gas, un iter di formazione per i dipendenti più giovani sui temi della sostenibilità, la matrice di materialità sui punti più rilevanti per l’azienda e per i suoi stakeholder. Infine il tema delle comunità energetiche rinnovabili (Cer): c’è la volontà di installare pannelli fotovoltaici e poi creare anche una Cer".

Promotore del progetto pilota è Andrea Cavicchi che ha partecipato in duplice veste: come consigliere di 4.Manager e come titolare dell’Antilotex Flock Italia. "Possiamo dire di aver vinto la sfida, non semplice, di sperimentare queste modalità operative su una realtà di piccole e medie imprese di una filiera complessa come quella del tessile pratese – ha detto Cavicchi – . Le imprese sono state ricettive e attente al di là delle aspettative, i manager inoccupati e preparati ad hoc per le piccole medie imprese del tessile, si sono inseriti in un contesto che per alcuni di loro era nuovo. I buoni risultati dimostrano che operazioni del genere possono diventare un progetto di filiera in cui la sostenibilità è elemento di innovazione e competitività per tutte le fasi di lavorazione".

Il ruolo di coordinamento dei manager è stato affidato a Barneschi. "Ritengo che Prato da sempre sia pronta per questo salto: possiede una serie di buone pratiche da valorizzare – dice – Non abbiamo trovato diffidenza da parte degli imprenditori. Una progettualità che guarda al domani deve tenere conto che deve essere guidata da temi come sostenibilità ed Esg. Ci auguriamo che il progetto pilota possa aprire la possibiltà ad altrettanti progetti che facilitino l’ingresso in azienda del manager di sostenibilità". Un modello che si potrà esportare in altri territori, come non è esclusa una seconda edizione pratese.

Sara Bessi