Processo per la morte di Luana L’orditoio resta sotto sequestro

Si è aperto il procedimento contro il manutentore Mario Cusimano. Subito rinviato al 10 gennaio 2024

Processo per la morte di Luana  L’orditoio resta sotto sequestro

Processo per la morte di Luana L’orditoio resta sotto sequestro

Il processo che vede imputato Mario Cusimano, tecnico manutentore dell’orditoio dell’azienda tessile di Oste nella quale il 3 maggio di due anni fa ha perso la vita la 22enne Luana D’Orazio, è stato aperto e subito rimandato al 10 gennaio del prossimo anno. Una seduta lampo quella che si è svolta ieri mattina al tribunale di Prato e alla quale hanno preso parte i genitori della povera ragazza straziata dal macchinario (si sono costituiti parte civile), assente l’imputato assistito dall’avvocato Melissa Stefanacci. Ricordiamo che Cusimano è accusato di omicidio colposo e rimozione delle cautele antinfortunistiche. Reati per i quali datori di lavoro di Luana D’Orazio, Luana Coppini e Daniele Faggi, hanno patteggiato e sono stati condannati rispettivamente a 2 anni lei e ad un anno e 6 mesi lui, pene sospese.

E’ stata un’udienza di ammissione delle prove durante la quale il giudice Francesca del Vecchio ha espresso dei chiari dinieghi. Innanzitutto il giudice ha rigettato con riserva la richiesta presentata dall’avvocato Barbara Mercuri, che difende i titolari dell’orditura, per il dissequestro del macchinario a causa del quale ha perso la vita la giovane operaia. Durante l’udienza si sono detti d’accordo al dissequestro sia il pm che l’avvocato Stefanacci; non dello stesso parere le altre parti civili (oltre ai genitori, Inail, Femca Cisl Prato, Anmil). Inoltre il pm Nitti ha chiesto di non fa tornare in aula i titolari dell’orditura, facendo riferimento alle dichiarazioni già rilasciate: anche questa richiesta è stata respinta. I coniugi torneranno a palazzo di giustizia per il controesame.

In tutto sono stati ammessi una trentina di testimoni. Il 10 gennaio del 2024 il dibattimento si aprirà con la deposizione dei tecnici dell’Asl: questi ultimi saranno ascoltati per ricostruire la dinamica dell’incidente in cui il 3 maggio 2021 è morta l’operaia. E’ prevista anche la presenza dell’ingegnere incaricato dalla procura di fare la perizia sul macchinario killer.

Sa.Be.