Primo consiglio fra le polemiche La Tari rincara, è subito scontro

Ritocco medio del 5% già deciso dall’Ato rifiuti. La minoranza vota contro. Il sindaco: "Siete irresponsabili"

Primo consiglio fra le polemiche  La Tari rincara, è subito scontro

Primo consiglio fra le polemiche La Tari rincara, è subito scontro

Pronti via e subito polemiche nella prima seduta del consiglio comunale che si è insediato venerdì sera. Sugli aumenti Tari, con il sindaco Palandri che ha risposto per le rime alla minoranza che lo ha accusato di "non aver usato fondi del Comune" per bloccare gli aumenti decisi dall’Ato rifiuti, sui mutui accesi "in piena campagna elettorale" dalla giunta Puggelli, sull’investimento "faraonico imposto ai poggesi per piazza XX Settembre".

Partiamo dall’inizio. Il sindaco venerdì sera ha prestato giuramento davanti a tanti poggesi e "presentato" all’assemblea e ai cittadini la giunta composta da Diletta Bresci (che sarà anche vicesindaco), Patrizia Cataldi, Leonardo Mastropieri e Piero Baroncelli. A seguire c’è stata la convalida degli eletti. Per la lista civica di maggioranza Palandri Sindaco: Renzo Breschi, Fabrizio Campanelli, Matteo Bonfanti, Diletta Bresci, Patrizia Cataldi, Piero Baroncelli, Alessandro Mancini e Mauro Mazzoni. Per la lista di minoranza Poggio Insieme: Francesco Puggelli, Yohannes Tasselli, Paola Vettori, Gianluca Pucci. Il capogruppo di maggioranza è Renzo Breschi, di minoranza l’ex sindaco Francesco Puggelli.

"Presiedere il primo consiglio comunale, indossando la fascia di sindaco, è stata una grande emozione – ha detto Palandri – Sono soddisfatto del gruppo che abbiamo formato, siamo già al lavoro. E mi auguro che ci possa essere collaborazione anche da parte della minoranza". Un augurio che però si è subito scontrato con la realtà della battaglia politica. L’opposizione ha infatti votato contro la delibera sulle tariffe Tari per il 2023, e le relative agevolazioni, con un aumento medio del 5% derivato dal piano approvato dall’Ato rifiuti mesi fa (ci sono variazioni di qualche punto percentuale fra utenze domestiche e aaziende). La delibera, necessaria vista la scadenza di legge al 31 maggio, è passata a maggioranza. "Mi sarei aspettato ben altro clima per questo primo consiglio comunale – ha detto Palandri –. E invece dalla minoranza abbiamo visto un atteggiamento strumentale e irresponsabile. L’aumento della Tari avrebbero dovuto votarlo nella passata legislatura, e invece, pur di non dire ai poggesi in piena campagna elettorale che le aliquote sarebbero aumentate hanno rinviato l’approvazione. Perché Prato ha già approvato le tariffe e a Poggio, con un quadro già chiaro da mesi, si è aspettato fino ad ora? Gli aumenti sono colpa dell’immobilismo sugli impianti da parte della giunta regionale, che è dello stesso colore della minoranza di Poggio. Le loro azioni condizioneranno fino al 2025 le nostre aliquote Tari. E dov’è la tariffa puntuale annunciata da Puggelli?".

L’opposizione ha replicato, con una nota diffusa ieri, che il sindaco non ha voluto confrontarsi per cercare di scongiurare gli aumenti come successo nel 2021 e 2022: "Era possibile intervenire – sottolineano Puggelli e i consiglieri di minoranza – mentre non era possibile approvare la delibera lo scorso mandato perché nei 50 giorni prima della scadenza il consiglio uscente sospende l’attività ordinaria". Secca la replica di Palandri: "Questa è pura strumentalizzazione. Ci hanno accusato di non avere discusso in commissione la delibera, ma la commissione ancora non c’è. E’ una provocazione chiedere di coprire gli aumenti con i fondi in bilancio, visto che ci sono mutui aperti negli ultimi mesi per centinaia di migliaia di euro per opere iniziate durante la campagna elettorale dalla vecchia amministrazione. Perché non c’erano invece fondi accantonati per la Tari?".