REDAZIONE PRATO

"Prezzi carburanti a Prato: cartelli inutili e dannosi"

Il presidente provinciale della federazione autonoma italiana benzinai boccia il provvedimento del governo che impone l'esposizione dei prezzi medi regionali di diesel e senza piombo. La coordinatrice Faib di Confesercenti di Prato sottolinea come andrà a danneggiare la concorrenza e la competitività delle imprese.

"Inutili e dannosi". Nicola Piacquadio, il presidente provinciale della federazione autonoma italiana benzinai, legata a Confesercenti Prato, non usa mezzi termini per bocciare il provvedimento del governo che impone a tutte le pompe di benzina di esporre ogni giorno i prezzi medi regionali di diesel e senza piombo. Una decisione che sembra aver suscitato poco interesse negli automobilisti e che al contempo trova la totale opposizione dei benzinai.

"E’ una misura – commenta la coordinatrice Faib di Confesercenti di Prato, Lucia Nocentini – che andrà a danneggiare la concorrenza e la competitività delle imprese, così come ha già avuto modo di affermare anche l’Antitrust sottolineando che non c’è la necessità di introdurre un meccanismo di calcolo e di diffusione di valori di riferimento medi in quanto sono incerti i benefici per i consumatori. Questi cartelli si aggiungono alla miriade di indicazioni sui prezzi del carburante che già si trovano sugli impianti e creano ulteriore confusione tra i clienti, perché non si capisce la differenza tra i prezzi alla pompa praticati sugli impianti e il prezzo medio indicato sul cartello".

Ma come funziona la novità? Il cartello del prezzo medio regionale deve essere esposto su tutti gli impianti e i prezzi medi devono essere esposti con caratteri di dimensioni minima di 12 cm in altezza, seguendo il seguente ordine dall’alto verso il basso: gasolio, benzina, gpl e metano. "L’auspicio è che in questa fase di avvio e di sperimentazione non partano controlli a raffica per evitare sanzioni piuttosto salate – conclude Piacquadio –. I colleghi stanno inventando qualsiasi espediente per risolvere la questione senza creare confusione nella clientela".