STEFANO DE BIASE
Cronaca

Prato, il traffico è una gabbia che intrappola, "La rivoluzione Galciana fa ammattire"

Residenti e commercianti criticano il riassetto della viabilità davanti alle scuole Gandhi. Il Comune: "C’è uno smodato uso delle auto"

Il traffico a Galciana (Attalmi)

Prato, 3 ottobre 2021 - Un imbuto, in cui sai quando entri, ma non hai certezze su quanto tempo impiegherai per uscirne. Viene descritta così da residenti e commercianti la viabilità davanti alle scuole Gandhi. Nel quartiere già negli scorsi mesi era stata promossa una raccolta firme per contestare il nuovo assetto stradale di messa in sicurezza del polo scolastico.

Ora però, con la riapertura dell’istituto e i primi giorni di pioggia, il fronte della protesta torna a farsi sentire. Nel mirino delle polemiche c’è il marciapiedone ciclopedonale che da via del Fondaccio porta all’ingresso delle Gandhi. Prima questa porzione di via Mannocci era a doppio senso di marcia, adesso è a senso unico.

«La situazione è disastrosa", commenta la commerciante Kira Gori. "Sia di mattina che a ora di pranzo è impossibile per i clienti trovare posto per fermarsi e venire al bar.

Dalle 7.50 fino alle 8.30, soprattutto nei giorni di pioggia, si crea un lungo serpentone che inizia in via Costa e arriva fino all’ingresso della scuola. Noi perdiamo continuamente incassi per questa situazione. Prima invece con il doppio senso di marcia nel tratto finale di via Mannocci il traffico scorreva molto più velocemente".

Il problema è dettato dal fatto che tutti i genitori accompagnano i figli davanti all’ingresso del polo scolastico. Molti non trovano posto per parcheggiare e così si assiste a sosta selvaggia, auto in doppia fila o mezzi lasciati in mezzo alla strada. La diretta conseguenza è la paralisi della viabilità in via Mannocci, che si ripercuote pure su via Costa.

"Sono stato costretto a fare entrare i dipendenti a lavoro mezz’ora prima", racconta Alessio Doni del negozio Idraltermica. "Dalle 8 in poi è quasi impossibile uscire con la macchina da questo imbuto, finivamo per arrivare sempre tardi agli appuntamenti con i clienti. Siamo disperati. Vorremmo sapere che fine hanno fatto le sperimentazioni promesse dal Comune".

Doni si riferisce al sopralluogo della commissione comunale Mobilità, avvenuto in via Mannocci per discutere della petizione promossa nel quartiere. Incontro al termine del quale si era deciso di valutare eventuali soluzioni migliorative, lasciando però un punto fermo: il marciapiedone ciclopedonale.

"Il progetto di traffic calming è stato finanziato e di conseguenza si faranno anche le relative sperimentazioni", spiega l’assessore Flora Leoni. "Purtroppo, devo aggiungere che nel quartiere non c’è chiarezza di intenti, perché ci sono arrivate una serie di proposte spesso non coerenti fra loro".

Il progetto del Comune è quello di attivare due linee di pedibus, il progetto casa-scuola che consente agli studenti di raggiungere a piedi il proprio istituto. Da qui la decisione di realizzare il marciapiedone ciclopedonale in via Mannocci. Ma l’idea viene contestata da alcune mamme: "La mattina dobbiamo andare a lavoro", accusano. "Non possiamo lasciare l’auto a centinaia di metri di distanza e perdere venti minuti a camminare".

Il Comune però tira dritto. "Il problema è la cattiva gestione dei comportamenti", aggiunge Leoni. "In zona c’è un uso smodato delle auto, quando invece servirebbe buonsenso. La priorità è la messa in sicurezza dell’area scolastica". Per regolare il traffico è possibile il ritorno di una pattuglia della municipale negli orari più critici. "C’è già stata per due settimane durante lo scorso anno scolastico", conclude l’assessore. "Se però c’è ulteriore necessità, allora prevedremo nuovi passaggi".