
Claudio Belgiorno, consigliere comunale FdI
Prato, 15 luglio 2024 – «Occorre fare luce al più presto sulla vicenda dei rimborsi che il Comune di Prato ha dovuto sostenere per l’attività del consigliere Belgiorno. Da quello che si legge sui giornali si tratta di una cifra molto alta, 36mila euro in 15 mesi, che stona con quella che è la normalità e la consuetudine delle nostre istituzioni». La capogruppo del Pd Monia Faltoni, con una nota, attacca dopo che il Comune ha erogato rimborsi per poco meno di 35mila euro, per il periodo gennaio 2021-marzo 2022, alla «Mi piace eventi srl», società che organizza eventi e che in quel periodo aveva un solo dipendente, appunto Belgiorno, per le assenze dal lavoro del consigliere per impegni istituzionali (la differenza sarebbe finita invece alla società per la quale Belgiorno lavorava in precedenza).
«Non entro nel merito della legittimità della vicenda, compito che nel caso spetta alle autorità competenti, ma sollevo una questione di opportunità politica dal momento che questi rimborsi sono pagati con i soldi dei contribuenti – aggiunge Faltoni – Non più tardi di qualche giorno fa il partito di Belgiorno, Fratelli d’Italia, ha criticato l’aumento del numero dei componenti delle commissioni consiliari. Mi chiedo se si tratta dello stesso partito che nell’agosto 2021 ha convocato 15 riunioni del gruppo consiliare, riunioni - da quel che si legge sempre sui giornali - a cui avrebbe partecipato il solo consigliere Belgiorno. Personalmente penso che la questione si debba approfondire, anche per evitare che in futuro si verifichino casi simili».
Belgiorno conferma l’entità dei rimborsi erogati dal Comune nei mesi durante i quali ha lavorato per la «Mi piace eventi srl» (per un totale di 810 ore) e sottolinea che «tutto quanto percepito (dalla società che lo aveva assunto, ndr) è conforme alle ore svolte in quel periodo», un’attività politica «sempre verificata e verificabile dal Comune di Prato». Il consigliere, che non è stato l’unico dipendente per il quale sono stati chiesti rimborsi per assenza dal lavoro durante l’ultimo mandato amministrativo (in tutto sarebbero dieci fra assessori e consiglieri ma con importi più bassi), ricorda anche di essere stato «il più presente» e che partecipava ai «lavori di due commissioni». E’ sicuro insomma di poter tracciare «in via documentale e testimoniale» tutta l’attività politica svolta in quei quindici mesi in cui era anche dipendente e che è alla base dei rimborsi erogati dal Comune. «E’ chiaro l’attacco nei miei confronti di una parte politica perché sono stato il più votato alle ultime elezioni. Come mai sono usciti soltanto i dati riferiti a me e non quelli di altri consiglieri e assessori che sono dipendenti?», chiude Belgiorno che spiega anche la richiesta di rimborso per 24 ore di assenza dal lavoro relative a 15 riunioni del gruppo consiliare nell’agosto del 2021, quando l’attività politica del consiglio però è ferma. «La richiesta di rimborso è standard, ma sotto la voce riunioni del gruppo rientra anche tutta l’attività del capogruppo come accessi agli atti, sopralluoghi, incontri con i cittadini, attività politica sul territorio. Quell’estate ero a Prato», riferisce il consigliere.
Il Pd però vuole vederci chiaro e ritiene necessario fare chiarezza sui soldi usciti dalle casse comunali perché, come ha sottolineato Faltoni nella sua nota, «i rimborsi sono stati pagati con i soldi dei contribuenti».
L.B.