
La cantante Amara, in posa durante il photocall, sara’ in gara tra le Nuove Proposte al prossimo Festival di Sanremo in programma dal 10 al 14 febbraio 2015, nella sede della Rai di via Teulada, 10 dicembre 2014, a Roma. ANSA/CLAUDIO ONORATI
Prato, 10 febbraio 2015 - FINALMENTE Erika Mineo in arte Amara ha raggiunto il traguardo ambito: partecipare al Festival di Sanremo. Non è stato affatto facile. Per ben quattro volte Erika ha vinto il concorso Area Sanremo senza avere quella grande opportunità che tutti i cantanti sognano. Questa nuova edizione segna il ritorno sul palco dell’Ariston di una cantante pratese dopo ben 26 anni (l’ultima è stata Gloria Nuti nel 1989). C’è quindi attesa per Amara e il suo brano dal titolo “Credo” contenuto nell’album “Donna libera”, in uscita proprio nei giorni del festival.
La sua serata sarà giovedì, con la sfida delle giovani proposte e l’obiettivo di passare il turno e accedere alla finale di venerdì. L’emozione ci sarà ma Erika/Amara ha dalla sua un lungo percorso artistico che certamente le permetterà di esibirsi al meglio. La giovane cantautrice non è l’unica presenza pratese del festival. Sempre tra le nuove proposte, ecco il siciliano Giovanni Caccamo che ha frequentato la scuola/accademia del Teatro Politeama pratese. Tra gli ospiti è inoltre confermata la presenza di Giorgio Panariello: lo showman pratese d’adozione sarà il “tocco comico” dell’edizione condotta dall’amico Carlo Conti. Un piacevole ritorno dopo l’edizione del 2006 in cui Panariello era direttore artistico e conduttore insieme a Ilary Blasy e Victoria Cabello.
MOLTO atteso dai telespettatori pratesi, sarà anche l’omaggio di Marco Masini a Francesco Nuti. Giovedì 12 tutti i big in gara saranno chiamati a re-interpretare un classico della musica leggera italiana. E il cantautore fiorentino ha scelto “Sarà per te” che lo stesso Nuti portò a Sanremo nel 1988. Una gran bella canzone scritta dal cugino Riccardo Mariotti. Una ballata struggente che fu addirittura ricantata da Mina nell’album “Uillallà” del 1989. Un tributo doveroso ad un arista che è nel cuore dei pratesi e di tutti gli appassionati del cinema comico. Nuti torna alla ribalta su quel celebre palco che lo vide anche ospite d’onore nel 1985 insieme a Giuliana De Sio per il lancio promozionale di “Casablanca Casablanca”. Per un gioco del destino, anche l’altro grande amico e storico collaboratore di Cecco da Narnali, Giovanni Veronesi: il regista è uno degli otto componenti della giuria di qualità.
FORSE non tutti sanno che il primo musicista vincitore nella storia del Festival di Sanremo è un pratese : il maestro Saverio Seracini, nato in città il 14 marzo del 1905 e morto a Torino il 9 maggio 1969. Correva l’anno 1951: nasce il festival della canzone italiana. Tre cantanti si dividono 20 canzoni in gara. A trionfare è la mitica Nilla Pizzi. Per lei otto brani struggenti e melodici. Con “Grazie dei fiori”, l’interprete emiliana stravincerà con cinquanta preferenze. La musica di quel brano rimasto nella storia era appunto d i Seracini , le parole furono scritte da Panzera e Testoni. Il successo fu immediato e clamoroso tanto da raggiungere un record di vendite per l’epoca. Quasi quarantamila copie vendute di 78 giri. Seracini si trasformò subito in un autore di successo, ricercatissimo da i migliori cantanti. In seguito sarà compositore di brani interpretati da Togliani, Otto, Parigi, Villa, Fierro e altri. Poi ci saranno altre partecipazioni al Festival come nel 1954 con “Mogliettina” eseguita da Otto e Togliani, brano tradotto in ben trentasei lingue e cantato anche da Perry Como. Quattro anni dopo un altro clamoroso exploit che segna la storia della kermesse ligure. La coppia Seracini/ Nilla Pizzi è nuovamente in gara. Tutto fa pensare che il trionfo si possa ripetere con la canzone “L’edera”. Purtroppo tira aria di rinnovamento. Domenico Modugno e la sua “Nel blu dipinto di blu” sovverte i pronostici. La languida edera dovrà accontentarsi del secondo posto, di 500.000 copie vendute nel mondo e di altre versioni cantate anche da Frank Sinatra, Ives Montand, Doris Day con il titolo di “Constantly”.
NON c’è Festival di Sanremo senza un artista pratese. Dal 1951 ad oggi, sono moltissimi gli autori, i cantanti, gli attori che sono saliti sul palco dell’Ariston (e prima sul palco del Casinò). Fra le partecipazioni più note q uelle di Roberto Benigni : da lla prima, in qualità di presentatore sui generis nel 1980 a fianco di dell’attrice campigiana Olimpia Carlisi , all’ultima del 2011, l’attore di Vergaio ha sempre sbancato l’auditel catalizzando l’attenzione di milioni di spettatori. E come non ricordare Gloria Nuti, tra le giovani proposte del 1989 con la canzone “Bastardo” e poi vincitrice in qualità di autrice del brano “Il mare calmo della sera” , con cui un allora sconosciuto Andrea Bocelli vinceva tra i giovani nel 1994. E poi ancora ottimi musicisti come Franco Godi , già autore di celebri sigle televisive come “Supergulp”, “Verissimo”, “Unomattina”, spesso chiamato a dirigere l’orchestra durante l’esibizione degli artisti in gara. Stesso discorso per il bravo Riccardo Galardini che ha accompagnato Michele Zarrillo, Paolo Vallesi, Raf, Ivana Spagna e la compianta Ofra Haza. Da segnalare anche qualche curiosità. Nel 2010 Marco Cocci è tra i coristi di Irene Grandi n el brano “La cometa di Halley”. Il giovane Agostino Presta, poi conosciuto come dj Ago, nel 1979 compare spesso sul palco insieme a Mike Bongiorno. Infine Rocco Montana che nell’edizione del 1962 conquistò la finale con il brano “Inventiamo la vita”. Il suo vero nome era Lino Bartolini, fratello del cantante lirico Lando Bartolini , morì n el febbraio 1967 in un incidente stradale.