Prato-India, decolla nuova alleanza "Hub strategico per filati pettinati"

Le famiglie Truscelli e Jain di Ludhiana hanno stretto un accordo sfociato nella società Swc Industries (Europe)

Prato-India, decolla nuova alleanza  "Hub strategico per filati pettinati"

Prato-India, decolla nuova alleanza "Hub strategico per filati pettinati"

Si chiama Swc Industries (Europe) ed è la prima società tessile-industriale e commerciale italo-indiana con sede a Prato. E’ nata il 3 aprile: la firma davanti al notaio Francesco D’Ambrosi, sigla un accordo nato sulle basi di una antica amicizia tra la famiglia pratese di Francesco Truscelli e quella indiana Jain di Ludhiana, la ’Prato’ dell’India, che da anni operano in joint venture per la vendita in Europa della materia prima di lana pettinata fine. Il core business della società si sviluppa su due filoni: la produzione di filati di lana di alta qualità, che avviene principalmente negli stabilimenti indiani, e la commercializzazione che, passando attraverso l’headquarter di Prato, è indirizzata verso tutta Europa e non solo.

"La famiglia Jain è di terza e noi di sesta generazione - spiega Francesco Truscelli, amministratore unico - Abbiamo deciso di unire le forze, l’una produttiva e l’altra commerciale, nella creazione di un hub pratese per la distribuzione dei filati pettinati di lana greggi e tinti industriali e dei filati cardati greggi da tessitura sempre in lana fine". Obiettivo della Swc è di essere fornitrice di filati su tutto il mercato nazionale ed europeo tramite gli uffici commerciali della sede pratese.

"Prato è stata scelta quale hub strategico in virtù della sua location, ma soprattutto per la competenza tecnica, l’arte e la tradizione tessile millenaria - aggiunge Truscelli - La nostra mission è di soddisfare la pronta consegna del filato alle tessiture tramite un fornito stock service. Il servizio è sempre più richiesto dall’industria tessile nazionale, che soffre la mancanza di capacità produttiva filaturiera provocando ritardi nel ciclo della catena di fornitura". La Swc Industries (Europe) si avvale di una produzione integrata. La famiglia Jain dispone grazie all’azienda di Bhanu Partap Jain (Srishti Wool Combers) dell’apparato di lavaggio e pettinatura della lana. Il processo è verticale: le lane di tosa australiane arrivano a Ludhiana e qui viene eseguita la classificazione dei velli, per poi continuare col processo di lavaggio e pettinatura", spiega Truscelli. C’è poi lo zio Rippan Jain che con la Sharman spinning dispone di 12.600 fusi a pettinato e della tintoria interna, mentre il cugino Rajiv Jain è a capo dell’impianto di filatura cardata. In India la Swc può contare su un migliaio di lavoratori.

"La famiglia Jain opera nel rispetto della dignità umana. Gli impianti industriali sono all’avanguardia ed il lavoro si svolge in ambienti puliti con i giardini intorno alle fabbriche ed una manodopera altamente retribuita – sottolinea Truscelli – Produrre in India non è da intendere come vantaggio nel costo di manodopera, ma per il livello qualitativo del filato, che impone un parco di macchine di ultima generazione italiane, francesi e tedesche e laboratori tecnici all’avanguardia per i test sulla qualità del prodotto per clienti di fascia medio alta del mercato europeo". Filati pettinati di pura lana dai titoli finissimi pari al cashmere: la produzione annua è di 2 milioni di chili di filato e di 3 milioni di tops di lana. "Alla fine dell’anno arriveranno nuovi macchinari spandex per filati in lana confort elasticizzati naturali da usare nei tessuti dedicati allo sport e al casualwear - dice Truscelli - Una selezione di filati sarà prodotta a Prato e a Biella. Abbiamo tutte le certificazioni della textile exchange".

La sostenibilità al primo posto. "Da settembre entrerà in produzione un filato rivoluzionario di lana ed alghe brune dei fiordi - annuncia l’amministratore unico - il quale con l’applicazione delle tintorie vegetali ed alimentari sarà 100% naturale e compattabile con proprietà anti-infiammatorie, antibatteriche e tonificanti per la pelle, protettivo ai raggi uva ed anti invecchiamento della pelle". Un filato da skin care in quanto "naturale, esente da chimica, la cui fibra di alga è realizzata e certificata da un’azienda tedesca. Potrà servire nel settore dell’intimo e beachwear dove si ha il contatto diretto con la pelle, ma anche per i tessuti da casa dalle coperte alle tovaglie per la cucina sino ai divani di arredamento per vivere una vita più sana".

Sara Bessi