
L’imprenditore Roberto Giardi mostra il vetro rotto della sua Mercedes Classe A (Attalmi)
Prato, 15 febbraio 2015 - «Non riparo il vetro e non faccio nemmeno la denuncia, voglio far vedere come si è ridotta Prato». Roberto Giardi, titolare dei lanifici Giardi Tessile e Marco Giardi (amministrato dal figlio), ha scelto un modo originale per protestare contro i continui atti di vandalismo alla Castellina, un quartiere che fino a qualche anno fa non aveva certo questo tipo di problemi. In pochi giorni Giardi ha trovato le due macchine aziendali con i vetri rotti: la prima l’ha riparata, la seconda no, perché anche alla pazienza c’è un limite.
«Qualche giorno fa sono tornato a casa all’ora di pranzo e ho lasciato la Bmw che usiamo per lavoro davanti a casa mia, in via Giordano Bruno – racconta l’imprenditore – Quando sono uscito ho trovato il vetro laterale posteriore rotto. Per fortuna dentro non avevo nulla».
Giardi lo ha fatto riparare e tutto si è chiuso con una scocciatura. Ma i vandali evidentemente non erano soddisfatti, così sono tornati sul luogo del «delitto» e stavolta hanno preso di mira la sua Mercedes Classe A, anche questa una macchina aziendale.
«Sono tornato a casa intorno all’una – racconta ancora l’imprenditore – Pochi minuti dopo la nostra donna di servizio è uscita in strada e ha trovato la macchina danneggiata». Anche questa volta i ladri hanno spaccato il vetro laterale portandosi a casa un piccolo bottino: due cappotti di valore che Giardi aveva lasciato in auto.
«Non solo, il libretto era aperto sul sedile del passeggero – continua il racconto – Secondo me qualcuno lo ha fotografato per poi cercare di usarlo per organizzare vendite-truffa di macchine su qualche sito. Purtroppo a Prato la situazione è pesante: nella nostra zona si sente raccontare di furti e atti vandalici in continuazione. Anche il mio geometra è stato derubato, ma nemmeno lui, come me, ha fatto denuncia. Ormai non credo più che serva a qualcosa».