Prato e il Progetto Rondine I ragazzi portatori di pace Ecco le loro testimonianze

Dal Livi e dal Copernico: un anno nella cittadella per Feroza e Giacomo "Ci ha insegnato cosa vuol dire lasciare un segno nella vita delle persone" .

Prato e il Progetto Rondine  I ragazzi portatori di pace  Ecco le loro testimonianze
Prato e il Progetto Rondine I ragazzi portatori di pace Ecco le loro testimonianze

Ci sono anche pratesi tra i giovani che hanno vissuto e studiato per un intero anno scolastico a Rondine, in provincia di Arezzo, per seguire un anno scolastico innovativo, impegnativo ed entusiasmante nella Cittadella della Pace, fondata dal professor Franco Vaccari, dove giovani provenienti da Paesi del mondo in conflitto sperimentano la convivenza e il rispetto reciproco attraverso la pedagogia del confronto. È dal 2015 che la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato sostiene, attraverso borse di studio, gli studenti delle scuole del territorio che scelgono di seguire l’esperienza del Quarto Anno Rondine e di restituirla poi, con progetti specifici, alla comunità pratese. Ieri a Palazzo Gatti, sede della Fondazione, si è fatto il punto sul progetto con Feroza Gulzar del liceo Livi, che studia attualmente a Rondine, e con Giacomo Parini del liceo Copernico che alla cittadella è stato lo scorso anno. "Rondine ci ha insegnato cosa vuol dire lasciare un segno nella vita delle persone, ed è questo quello che ci porteremo dietro – ha detto Feroza Gulzar –. Oggi mi sento più consapevole di me stessa e dei miei valori, e ho acquisito nuovi strumenti per migliorare le mie relazioni con gli altri e contribuire al cambiamento sociale. Spero che la mia testimonianza possa ispirare altre persone a fare scelte coraggiose per la propria crescita personale. Vorrei ringraziare il liceo Carlo Livi, che da quest’anno ha deciso di aprire anche una Sezione Rondine per creare una scuola che faccia sentire bene gli studenti, riportando la relazione al centro e insegnandoci come incidere nel mondo".

Di analogo tenore le rilessioni di Giacomo Parini. "Rondine è riuscita ad accendere in me la curiosità di scoprire cosa ho attorno e cosa mi sta a cuore, fornendomi anche tutti gli strumenti necessari per leggere me stesso e la realtà complessa in cui siamo immersi – ha sottolineato - l’esperienza del Quarto Anno e in generale di Rondine è un mezzo attraverso cui tanti giovani come me possono raccogliere l’invito di Liliana Segre, che proprio a Rondine ha lasciato la sua ultima testimonianza; quello di non rimanere indifferenti a ciò che ci accade intorno ma di essere protagonisti della nostra vita e della nostra città".