REDAZIONE PRATO

Prato, al Museo Storico della Linea Gotica i familiari dei soldati sudafricani che liberarono la provincia

La visita piena di commozione

Visita della Memoria (foto di archivio)

Prato, 20 luglio 2024 – Visita al Museo Storico della Linea Gotica di una delegazione di familiari dei soldati sudafricani che liberarono il territorio di Prato nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale. A segnalarlo è lo stesso museo. Tra loro Mandi Campbell: è la terza volta che viene in Italia da Port Elizabeth per ripercorrere le orme del padre che dipinse acquerelli sui fatti di 80 anni fa e che sono stati raccolti nel libro «Il soldato che dipingeva la pace». Con lei è arrivata Carol Gainsford, di origine sudafricana ma adesso abitante a Brisbane, in Australia. Suo padre era un ingegnere della sesta corazzata sudafricana che si occupò di ricostruire le infrastrutture distrutte dai bombardamenti tra cui la linea ferroviaria «Direttissima» Prato-Bologna.

«È un'emozione accompagnare in questo percorso intriso di tanti sentimenti persone come Mandi e Carol - dice il direttore del Museo della Linea Gotica Giuseppe Aucello - Si legge nei loro occhi l'andare alla ricerca di una parte importante del loro passato, della loro storia».

Sempre dal Sud Africa in questi giorni arriva in Italia un gruppo di 25 persone, tutti familiari e discendenti di soldati della Seconda Guerra Mondiale, che parteciparono alle Liberazione dell'Italia con le truppe del Commonwealth. Saranno nella zona di Prato e nella provincia di Bologna. Il gruppo farà visita al Museo Storico della Linea Gotica il 24 luglio e raggiungerà sui sentieri dell'Appennino i luoghi dove combatterono i loro padri e i nonni, per qualcuno più giovane, i bisnonni.