Non è la prima volta che emergono storie di botte, minacce e rapimenti all’interno della comunità cinese legati a prestiti non onorati. Uno dei casi più eclatanti e tragici fu quello emerso dietro all’omicidio delle Sacca: un broker cinese di 34 anni scomparso nell’aprile del 2021 i cui pochi resti furono trovati nel giugno successivo dai carabinieri in un fosse vicino all’ex Convitto Cicognini alle Sacca. Tre i connazionali dell’uomo che sono stati indagati dalla Dda perché ritenuti gli esecutori materiali del delitto a scopo di estorsione. I tre chiesero un riscatto di 300.000 euro ai parenti del broker. Non si esclude che l’omicidio sia maturato nell’ambito di un regolamento di conti all’interno della comunità.
Un altro caso eclatante è stato quello del cinese che venne sequestrato e picchiato per tre giorni nell’hotel Luxory di via Paronese. I tre sono stati arrestati e condannati a pene pesantissime: 17 anni e 4 mesi ciascuno per sequestro di persone a scopo di estorsione.
La vittima raccontò di aver avuto un debito nei confronti dei tre connazionali. Parlò vagamente di 38.000 euro. Un particolare su cui hanno fatto leva le difese per dimostrare come non si trattasse di un rapimento a scopo di estorsione ma per riavere indietro i soldi di un debito.