
Piste parallele. Il convegno in Regione sugli interventi infrastrutturali nell‘area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia ha ribadito la distanza fra la stessa Regione, il Comune di Firenze e quello di Prato sul piano di sviluppo dell’aeroporto di Peretola, perché se per il governatore Giani "il progetto della pista che è in corso di Via e di Vas è cambiato profondamente" e rappresenta una sintesi che tutela anche Prato ("ritengo che, più di così, la sintesi con quelle che sono le esigenze di Prato non la potevamo trovare" le parole di Giani), per Biffoni invece non ci sono certezze che il nuovo aeroporto non impatti pesantemente su "20-25.000 abitanti che stanno tra Mezzana, Paperino, Cafaggio e Fontanelle". Anzi, il sindaco ha incalzato la Regione a concentrarsi su altre priorità, come i rifiuti: "Penso sia molto più utile risolvere questo tema. Se c’è un’altra soluzione rispetto al termovalorizzatore di Case Passerini siamo tutti d’accordo, ma secondo me chiudere il cerchio dei rifiuti è molto importante, forse più dell’ampliamento dell’aeroporto. Non siamo contro le infrastrutture: facciamo quelle che è possibile fare e che servono". Il primo cittadino infatti ha sottolineato nel suo intervento che non c’è un no ideologico contro l’aeroporto, ma la necessità di tutelare i cittadini: "Sappiamo che si sorvola Prato sia in fase di atterraggio che di partenza – ha aggiunto Biffoni – i tecnici valuteranno tutti i numeri e i documenti e, nel caso, faremo delle osservazioni nell’interesse esclusivo della qualità della vita delle persone".
Per Giani invece le certezze che chiede Prato ci sono già: "Abbiamo spostato anche il rischio di ascoltare il rumore degli aerei a mille metri in un‘area più lontana da Prato. La pista declinata di alcuni gradi porta a far sì che il cono di volo si orienti in quella fascia immediatamente sotto le zone lacustri di Focognano, nella collinetta di Case Passerini, e in prospettiva nell‘area aperta fra Campi, Capalle e Prato".
Al convegno fiorentino si è riparlato anche della metrotramvia verso Prato, da Peretola fino al Pecci (un percorso da coprire in 15-20 minuti con fermate distanti circa un chilometro l’una dall’altra).
"E’ importante il ruolo della Regione – ha sottolineato Giani – per arrivare ad una fase avanzata di pianificazione e fattibilità in modo poi da mettere a gara lo sviluppo del progetto e la sua realizzazione, con la consapevolezza della priorità che questo sistema di trasporto pubblico potrebbe assumere per ridurre l’esagerato numero di auto che l’area Firenze-Prato si trova ad avere nei flussi di viabilità quotidiana".