
Piazza XX Settembre senza pace. Puggelli attacca all’assemblea: "Un errore modificare il progetto"
Posti in piedi martedì sera nella caffetteria "Dolce Stil Novo" a Poggio a Caiano per l’assemblea pubblica organizzata dal gruppo di opposizione "Poggio, Insieme!" per parlare dei lavori in piazza XX Settembre e della viabilità. Il capogruppo ed ex sindaco Francesco Puggelli ha affrontato due questioni distinte: i lavori in piazza e quelli sulla Statale 66. Presenti all’incontro, oltre a tanti cittadini e commercianti, anche l’ex sindaco Marco Martini, ora consigliere regionale del Pd e gli ex assessori. Il sindaco Riccardo Palandri era stato invitato ma né lui né altri assessori hanno partecipato. L’opposizione ha rimarcato la necessità di mantenere il progetto del rifacimento di piazza XX Settembre così come era stato approvato mentre la variante proposta dal Comune toglierebbe il boschetto di alberi, il parco giochi per bambini, modificando le due strade laterali. E su questa modifica "pesa" il parere negativo della Soprintendenza.
"E’ chiaro – ha detto Puggelli – che se, nonostante la bocciatura della Soprintendenza, volessero andare avanti nel distruggere il progetto, rischiano conseguenze pesanti. Emerge, dalla corrispondenza tra Comune e Provincia, che la mancata riapertura a doppio senso del Ponte al Molino dipende non dalla cattiva volontà della Provincia ma solo dal fatto che Palandri e la sua giunta, in un anno, non sono ancora stati in grado di produrre ciò che la Provincia, in base alla legge, chiede: uno studio serio per dimostrare la fattibilità di tale richiesta". Le versioni su tutte le vicende, fornite dal Comune e dall’opposizione, restano diverse. "Fino a oggi – ha aggiunto Puggelli – Palandri ha mostrato solo rancore e volontà distruttrice nei confronti di ciò che avevamo lasciato in eredità, compresi i soldi per il parcheggio nell’area ex Isidoro: soldi che, se non si sbrigano a finire l’opera entro dicembre, rischiano non solo di perdere ma di dover restituire". L’assemblea ha affrontato le altre questioni aperte come la nuova sede dei vigili e il ricorso al Tar fatto dalla Cna per la rinuncia da parte del Comune all’acquisto della loro sede di piazza Di Vittorio. Infine, un appunto sul luogo dell’assemblea: "Era stata chiesta la sala delle Scuderie, ma la giunta aveva preteso il pagamento di 300 euro come se un gruppo consiliare fosse una normale associazione.
M. Serena Quercioli