Piazza dello spaccio, condannati 5 pusher

Gli imputati avevano monopolizzato il commercio di cocaina e hashish a Galciana. Il blitz dei carabinieri coordinati dalla procura

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La banda di pusher chiamata Tyson e che per anni ha rappresentato il fulcro della "piazza di spaccio" a Galciana, è stata messa definitivamente al tappeto grazie a cinque condanne, emesse martedì dal tribunale di Prato.

Cinque condanne per altrettanti spacciatori di nazionalità marocchina, che nel marzo dell’anno scorso furono arrestati dai carabinieri per smercio di cocaina ed hashish. Erano, infatti, queste le droghe che principalmente il gruppo di pusher smerciava a Galciana, trasformandola di fatto in una cosiddetta "piazza di spaccio". Un fenomeno che i carabinieri del Nucleo Operativo e Investigativo hanno tenuto d’occhio con il coordinamento della Procura di Prato, dando vita a pedinamenti ed intercettazioni.

Un’indagine accurata e puntigliosa che aveva come obiettivo quello di dimostrare che ci si trovava di fronte ad una piazza di spaccio vera e non a episodi isolati di vendita al dettaglio di sostanza stupefacente. Un approccio che ha avuto un primo esito nell’arresto dei pusher marocchini e ieri l’altro con le cinque condanne, pronunciate dal giudice al termine del rito abbreviato. A supporto dell’ipotesi della procura ci sono le risultanze delle indagini eseguite per un anno dai militari dell’Arma, che hanno prodotto almeno più di un migliaio di episodi di spaccio (circa 1.700). Gli introiti dello smercio di droga avrebbero poi preso la strada del Marocco, dove gli spacciatori avrebbero fatto investimenti in immobili ed altre attività. I cinque stranieri hanno ricevuto condanne che vanno dai cinque anni e quattro mesi, ai quattro anni e sei mesi, da due anni e otto mesi fino a tre anni e due mesi , oltre a multe di varia entità dai 14 ai 21mila euro.

Le indagini dei carabinieri hanno fatto chiarezza sul modus operandi del gruppo Tyson che aveva ideato un sistema di gestione della sostanza stupefacente e di collegamento via messaggi Sms con la rete di clienti. Gli spacciatori sotterravano la sostanza nei giardini di Galciana: veniva dissotterrata solamente per prelevare le singole dosi da cedere ai clienti. Infine esisteva una sorta di rubrica di assuntori abituali, a cui inviavano periodicamente degli Sms per ’reclamizzare’ il tipo di droga a disposizione in quel periodo. Nel gruppo, uno di loro aveva il ruolo di telefonista, addetto agli ordini dei clienti.

Sa.Be.