REDAZIONE PRATO

Piano strutturale, Cocci incalza Sbolgi. L’assessore: "Io col Terzo Polo. E con Biffoni"

Il consigliere di FdI: "Da Italia Viva pesanti rilievi al documento". L’esponente in giunta del partito di Renzi: "La mia posizione non cambia"

Piano strutturale, Cocci incalza Sbolgi. L’assessore: "Io col Terzo Polo. E con Biffoni"

"Mentre la giunta Biffoni si appresta a falciare le osservazioni presentate dalla cittadinanza sul piano strutturale, il terzo polo ha sollevato pesanti rilievi contro il documento principe della giunta Biffoni. Ha usato parole dure verso l’atto politico più importante per un Comune, parlando di ‘miopia’ e ‘distacco dalla realtà’. A questo punto mi domando: l’assessore Sbolgi rappresenta ancora il terzo polo oppure siamo davanti a un monocolore Pd?". Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci chiede "chiarezza" al Pd e al terzo polo sul ruolo in giunta dell’assessore Giacomo Sbolgi. Lo fa mentre sono in discussione in consiglio comunale le controdeduzioni alle osservazioni sul piano strutturale, sottolineando come "non ci possano essere forze sia di lotta che di governo dentro lo stesso partito". "Non è la prima volta che si verifica una scollatura tra l’assessore Sbolgi e l’area politica di appartenenza – aggiunge Cocci -. Ma in questo caso siamo di fronte al provvedimento più importante del centrosinistra e regnano le nebbie sulla composizione politica della maggioranza".

A replicare a Cocci è lo stesso assessore Sbolgi: "Fino a prova contraria rappresento in giunta il terzo polo. Che tra l’altro anche a Firenze, in Regione e in altri Comuni della Toscana è alleato del Pd. Chiaramente c’è un’ala politica che ha vinto il congresso all’interno di Italia Viva ed è libera di decidere e dire quello che vuole. Personalmente la mia posizione non cambia rispetto a quella dello scorso luglio". Sbolgi quindi ribadisce il concetto della passata estate, quando in discussione c’era l’adozione del piano strutturale. "Io ho condiviso sia la prima che la seconda giunta Biffoni – aggiunge -. Così come del resto tutto il terzo polo, che ha sempre appoggiato il sindaco in campagna elettorale e ne ha condiviso la visione della città. Essendo questo lo strumento principe delle scelte future per il territorio appare un controsenso andarci contro. Ci possono essere tematiche su cui non si è d’accordo, ma non condivido prese di posizione così nette".

Sbolgi interviene anche sull’uscita dalla cabina di regia provinciale di Italia Viva da parte di Salvatore Conte e Donatella Colao. "Ne sono molto dispiaciuto, anche perché siamo tutti fermamente convinti delle politiche attuate dal nostro leader Matteo Renzi – dice –. Sostanzialmente sono questioni di metodo: uno prova a dialogare e a far valere le proprie ragioni, ma se trovi sempre tutto già deciso e comunque non ridiscutibile, alla lunga diventa difficile stare dentro ad un perimetro che ti vede solo come spettatore". L’assessore allarga lo sguardo anche alla campagna elettorale. "Sono assolutamente convinto della necessità di unire e saldare l’alleanza con le forze centriste e riformiste e se questo porterà alla scelta di un candidato sindaco proprio vediamo – sottolinea -. Il punto è condividere un’idea di città mettendo al centro idee e proposte progettuali rispetto alla visione di Prato e confrontarsi con chi è disponibile a fare questo percorso all’interno di un solco che non può andare oltre il perimetro del centrosinistra, perché l’obiettivo è sconfiggere il centrodestra".

A proposito di opposizione, Cocci critica su tutti i fronti il piano strutturale: "Tradisce l’ambizione di collocare Prato in una dimensione più ampia, poiché non indica una vocazione nello sviluppo della città. La volontà della giunta Biffoni di approvare un atto fondamentale alla fine di un percorso decennale è una forzatura".

Stefano De Biase