
Pensionati all'Inps (Foto di repertorio Ansa)
Prato, 1 novembre 2023 – Nel 2022 FederAnziani, l’associazione di tutela della terza età avvertiva del rischio di povertà assoluta per una gran parte dei pensionati a causa della crisi economica, dell’inflazione a due cifre e dell’aumento dei prezzi. Secondo i dati elaborati in media un anziano (over 65) su tre percepisce 13.753 euro all’anno, pari a 1.146 euro mensili, mentre ne spende 1.215, ossia più di quanto percepisce di pensione. A un anno di distanza il XXIII Rapporto Inps conferma l’allarme lanciato dalla federazione dei nonni. Le più colpite sono soprattutto le persone di una certa età, poco abituate anche a chiedere aiuto, che prima di rivolgersi al Comune o ai servizi sociali tentato di tutto per farcela con le proprie forze. Senza correttivi la situazione con un nuovo inverno alle porte rischia di ricalcare quello dello scorso anno quando in molti hanno vissuto al freddo o fatto file di ore per rateizzare le bollette del gas. A Prato gli iscritti allo Spi Cgil sono oltre 15.000, la media delle pensioni percepitesfiora i mille euro al mese. Con queste cifre è impossibile pagare bollette di luce e gas, fare i conti con l’inflazione e riempire il carrello della spesa.
Secondo l’Istat, un terzo degli over 75 non riceve un aiuto adeguato rispetto alle esigenze e ai bisogni della vita quotidiana.
Luciano Bartolotti, presidente di Cna Pensionati Toscana Centro interviene su un problema annoso che le istituzioni sono chiamate ad affrontare con la massima urgenza: si tratta del welfare e del sostegno necessario a garantire una vita dignitosa a questa fascia di popolazione. "Negli ultimi trent’anni – dice Bartolotti - ogni crisi economica è stata affrontata con drastiche riforme del sistema pensionistico e con l’imposizione di sacrifici che non erano mai bilanciati da incrementi dignitosi delle pensioni medio-basse. Cna Pensionati intende vigilare su questo percorso e farsi ascoltare ad ogni livello, concentrando gran parte delle forze per far sì che i provvedimenti e le risorse messe sul piatto a livello governativo, regionale e territoriale, siano finalmente all’altezza delle esigenze pressanti di questa fascia di popolazione".
Nei primi sei mesi del 2023 le richieste di aiuto economico arrivate alle associazioni cittadine sono state il doppio dell’anno precedente. Uno scenario a dir poco preoccupante che racconta come l’inflazione, il caro bollette e le incertezze dei mercati finanziari abbiano inciso direttamente sui bilanci delle famiglie pratesi, soprattutto di quelle più anziane, messe alle strette da rate raddoppiate e utenze alle stelle. A fotografare lo stato dell’arte è stata di recente l’associazione ’Insieme per la Famiglia’, guidata da Idalia Venco, realtà che gestisce il fondo solidale ‘Il Buon Samaritano’ per aiutare chi si trova in difficoltà.
Basta citare alcuni numeri per comprendere la portata del problema: l’associazione ’Insieme per la famiglia’ nel 2022 ha effettuato 52 interventi di sostegno economico per 60mila euro, nei primi sei mesi del 2023 sono già 124 gli interventi e 114mila euro spesi. A causa degli aumenti dei costi di energia prosegue Bartolotti di Cna "moltissimi anziani con assegni minimi si vedono costretti a tagliare spese di prima necessità. Servono quindi subito misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà, a partire da una riforma rapida e drastica della struttura delle bollette energetiche". Ma non è tutto. Un altro tema caldo riguarda la mancata revisione delle pensioni minime, per consentire a migliaia di pensionati pratesi di condurre una vita dignitosa.