"Pd e +Europa, un’alleanza su carta. Non rappresenta il fronte riformista"

Prato Merita all’attacco dopo l’annuncio del patto a sostegno di Bugetti

L’alleanza fra Pd e +Europa, annunciata martedì pomeriggio dopo un incontro fra i leader, ha provocato la reazione dei centristi che parlano apertamente di "alleanza di puro potere".

"Mentre a livello nazionale il partito di Emma Bonino pone un discrimine nei confronti dei grillini all’alleanza con il centrosinistra, a Prato chiude gli occhi e fa finta di non vedere. Dubitiamo che possa presentare una propria lista nel momento in cui i pochi iscritti locali sono tutti presenti in altre e perché chi milita e ha militato in quel partito è alternativo al populismo del movimento di Giuseppe Conte – la nota di Prato Merita – La realtà è che più Europa è la foglia di fico per coprire le contraddizioni di un’alleanza di puro potere, di gestione e mantenimento dello stesso. Tutti sulla stessa barca pur di arrivare nel porto sicuro delle stanze del palazzo che qualcuno considera, da sempre, cosa propria. La candidata Bugetti pensa che l’inganno di mettere un simbolino, che non avrà neanche un iscritto o militante locale di più Europa a rappresentarlo, copra il fronte liberaldemocratico e riformista? La politica non si fa con i sotterfugi e gli accordicchi di potere con chi di Prato sa poco o nulla e quello che sa gli è solo riferito, male, da chi crede di sapere".

Prato Merita evidenzia che "Più Europa alle elezioni europee si presenta insieme a tre delle quattro forze politiche che sostengono Mario Daneri candidato sindaco a Prato, ovvero Italia Viva, Psi e Libdem" e quindi, per i centristi, "non c’è nessuna ragione valida e politicamente plausibile per spiegare questa scelta e più Europa la pagherà localmente in termini di credibilità e consenso. Per il Pd, invece, è solo la forsennata e disperata ricerca di un supporto possibile in più, una sigla in più, un potenziale voto in più pur di vincere la partita: liste su liste, candidati su candidati, chiunque e ‘la qualunque’ per strappare consensi pensando che gli elettori si lascino abbindolare. Ma gli elettori sanno con quali lotte intestine, frizioni e rotture il Pd è arrivato alla scelta finale e sanno che questa alleanza rinnega anni e anni di un percorso verso una sinistra di governo concreta e riformista. Questa il Pd non la rappresenta più, purtroppo, e non solo a Prato. A noi sembra una scelta disperata".

bl